Nuovi particolari su quanto trovato all’interno del covo di Campobello di Mazara dove si nascondeva Matteo Messina Denaro, il super latitante arrestato lunedì mattina a Palermo alla clinica La Maddalena dopo trent’anni di ricerche. I Carabinieri dei Ros hanno perquisito l’abitazione che si trova a 8 chilometri da Castelvetrano, territorio d’origine di Denaro. Ritrovati oggetti di lusso, viagra e profilattici, ma non armi; rinvenuta anche un’agenda dove sono state scritte riflessioni sull’amore, lettere e date di tutti gli incontri con la figlia.
I militari hanno ritrovato anche uno scatolone pieno di documentazione con cartelle cliniche e referti di visite, soprattutto oculistiche. Trovato tutto tranne documenti compromettenti con informazioni importanti su Cosa Nostra, ecco perché il pm pensa che è probabile la presenza di un altro covo utilizzato da Messina Denaro dove potrebbero essere nascosti segreti sugli affari della mafia.
“Messina Denaro viveva nell’abitazione di Campobello di Mazara da almeno sei mesi”, fanno sapere i Carabinieri. “Un appartamento, ben ristrutturato, che testimonia che le condizioni economiche del latitante erano buone. Arredamento ricercato, di un certo tenore, non di lusso ma di apprezzabile livello economico”.
Il medico che aveva in cura Andrea Bonafede, alias Matteo Messina Denaro, è indagato nell’ambito dell’arresto del boss. Il 70enne Alfonso Tumbarello è di Campobello di Mazara ed è stato per decenni medico di base in paese, sino al dicembre 2022, quando è andato in pensione. Fino a qualche mese fa ha avuto in cura il vero Andrea Bonafede, 59 anni, e avrebbe prescritto le ricette mediche a nome dell’assistito.