Nominato il difensore d’ufficio di Matteo Messina Denaro. Si tratta dell’avvocato Adriana Vella, designata al termine dell’udienza di oggi nell’ambito del processo che vede il capomafia imputato come mandante delle stragi di Capaci e via D’Amelio, in Corte d’Assise d’Appello a Caltanissetta.
“Messina Denaro è un imputato come gli altri e lo difenderò come farei per chiunque altro”, ha commentato l’avvocato. “Il fascicolo è molto ampio – ha aggiunto – e quindi devo studiarlo. Io non ho paura, se una fa il proprio lavoro non deve temere nulla. Mi spaventa solo l’impegno che dovrò affrontare in questi giorni ma non il fatto che difendo Messina Denaro“.
La nomina di un difensore di ufficio si è resa necessaria dopo che l’avvocato Lorenza Guttadauro – nipote di Messina Denaro e figlia della sorella Rosalia, arrestata nelle scorse settimane – ha rinunciato a difendere lo zio. A quanto è dato sapere, tuttavia, continua a prestargli assistenza nell’altro processo che lo vede imputato a Palermo. Dopo la rinuncia, la Corte d’Appello aveva nominato d’ufficio Calogero Montante, che aveva però fatto presente di voler rinunciare al mandato. Le motivazioni erano da ricondurre all’aver difeso d’ufficio in passato il falso pentito Vincenzo Scarantino, nel processo Borsellino Quater e nel processo d’Appello, e la carica attualmente ricoperta di vice procuratore onorario alla Procura di Palermo (LEGGI QUI). La Corte d’Assise d’Appello, dopo una breve camera di consiglio, aveva tuttavia confermato la nomina.
Successivamente il legale aveva denunciato una telefonata minatoria ricevuta l’11 marzo scorso su un’utenza collegata, in deviazione di chiamata, con quella del suo studio legale di Canicattì. Un uomo avrebbe chiesto più volte: “Perché non hai difeso Matteo?”. Alla richiesta del legale di sapere con chi stesse parlando ha poi risposto: “Nun ti preoccupari”. La polizia ha avviato le indagini sul caso e acquisito i tabulati telefonici (QUI I DETTAGLI).
Alla ripresa del processo, il legale ha chiesto nuovamente di essere dispensato dall’incarico. A comunicarlo nel corso dell’udienza di stamani la presidente del collegio, Maria Carmela Giannazzo. Montante ha infatti presentato un certificato di malattia con una prognosi di almeno un mese a causa di un intervento chirurgico subito. Dopo una breve riunione in camera di consiglio, l’avvocato è stato esonerato.