Proseguono le perquisizioni a Campobello di Mazara, nel Trapanese, dopo l’arresto del boss Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros stanno indagando sulla rete di fiancheggiatori che hanno favorito la latitanza del capomafia.
Tra le varie perquisizioni, c’è anche quella dell’abitazione degli ex suoceri di Andrea Bonafede. I coniugi sono morti diversi anni fa e la casa risulta disabitata da tempo, anche se in garage è stato trovato un cane incustodito presumibilmente di proprietà dello stesso Bonafede.
L’edificio è sito a poche centinaia di metri dall’abitazione di Giovanni Luppino e dal covo dove, fino a giugno, avrebbe vissuto Matteo Messina Denaro.
Intanto si è svolto ieri mattina, presso il carcere Pagliarelli di Palermo, l’interrogatorio di garanzia di Andrea Bonafede, il geometra di 59 anni che prestò la sua identità all’ex latitante Messina Denaro. L’uomo è accusato di associazione mafiosa e sospettato dagli inquirenti di essere un uomo d’onore riservato, vicino al boss.
Bonafede, arrestato lunedì 23 gennaio, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip e al pm Piero Padova.