Matteo Messina Denaro, sotto sequestro una terza abitazione

Si tratterebbe della casa della madre del vero Andrea Bonafede, distante pochi metri dal secondo covo-bunker

Dopo la scoperta del secondo covo-bunker di Matteo Messina Denaro, i Carabinieri del ROS hanno perquisito questa mattina l’abitazione della madre del vero Andrea Bonafede, il geometra di 59 anni che ha prestato la propria identità al boss di Cosa Nostra.

Sequestrata la casa della madre di Bonafede

La casa si troverebbe a pochi metri da l secondo covo scoperto ieri sempre a Campobello di Mazara. Da tempo però la casa è disabitata. La mamma di Bonafede, infatti, vive nella casa di Tre Fontane insieme a una delle sue figlie. In queste ultime ore gli investigatori sono intenti nell’ individuare e setacciare tutti gli immobili dove potenzialmente può essere passato Matteo Messina Denaro.

Il covo-bunker di Matteo Messina Denaro

Una stanza blindata, un bunker nascosto dietro ad un armadio. È questo il secondo covo di Matteo Messina Denaro, l’ultimo padrino di Cosa Nostra arrestato a Palermo lunedì mattina. Al suo interno sono stati ritrovati diversi gioielli e pietre preziose. Si passano al setaccio degli scatoloni ritrovati all’interno. Alcuni vuoti, il che farebbe ipotizzare che qualcuno abbia ripulito il covo. Trovati anche alcuni documenti. Se quest’ultimi siano rilevanti a svelare gli ultimi 30 anni di latitanza di Messina Denaro o se abbiano a che fare con i “documenti segreti” di Riina, non è ancora dato saperlo. 

Il proprietario del secondo covo del boss

Il secondo covo-bunker del boss, distante circa 500 metri da primo, apparterrebbe a Errico Risalvato, nome già noto alle Forze dell’ordine insieme al fratello Giovanni. Entrambi, condannati per associazione mafioso, sono ritenuti vicini alla famiglia dell’ex primula rossa. Sarebbe stato proprio il proprietario a fornire la chiave della stanza segreta. All’interno dell’immobile si è alla ricerca di di tracce biologiche significative che possano ricondurre all’ex super latitante. 

Fonte foto: Ansa

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