Il suo vestito da Spiderman è diventato quasi la sua seconda pelle e le sue “missioni” non si sono fermate neppure durante il lockdown. Mattia Villardita, il ventisettenne siciliano, originario di Reitano, piccolo comune del Messinese, che vestito da supereroe fa visita ai bambini ricoverati in ospedale, sabato sera ha portato la sua storia a Tu Sì Que Vales, celebre trasmissione di Canale 5 di Maria De Filippi.
Impiegato nel porto di Vado Ligure. Conosciuto nel mondo calcistico savonese per i trascorsi in alcune squadre giovanili. Per una malattia congenita alla gamba destra ha dovuto affrontare diverse operazioni per molti anni. Da tre anni, travestito da Spiderman fa visita ai piccoli pazienti dei reparti pediatrici della Liguria: dall’ospedale di Imperia al Gaslini di Genova, passando per il reparto pediatrico del San Paolo di Savona. Inoltre, è il fondatore di Supereroincorsia, un gruppo di giovani impegnati nel volontariato che, travestiti da eroi, donano sorrisi e momenti di spensieratezza ai piccoli pazienti.
Mattia Villardita, non solo è stato ricevuto dal Pontefice, ma anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel 2020 lo ha premiato per “l’altruismo e le fantasiose iniziative con cui contribuisce ad alleviare le sofferenze dei più giovani pazienti ospedalieri“.
“Buonasera a tutti mi chiamo Mattia Villardita, sono un ragazzo di 28 anni di Savona e sono qui per raccontare la mia storia”. Così il giovane durante l’ultima puntata di “Tu si que vales”. “Sono stato un paziente del Gaslini di Genova a causa di una malformazione congenita. Qui ho conosciuto l’amore della mia famiglia e degli amici. Per tirarmi su, pensavo che sarebbe venuto il mio supereroe preferito a trovarmi, poi sono cresciuto e ho pensato perché non divento io quel supereroe? Così ho iniziato a travestirmi da Spiderman e sono andato in giro per gli ospedali pediatrici”.
Mattia racconta di aver incontrato tanti bambini: “L’ultima storia a cui tengo particolarmente è quella di un bambino che i medici hanno definito incurabile e per me incurabile è una parola inaccettabile”. La storia di Spiderman ha sorpreso e commosso anche i giudici. “Sono qui per ricordarvi due cose non arrendetevi mai perché prima o poi tutti cadremo e la seconda non dimentichiamo mai di essere umani. E adesso permettetemi di dirvi: ‘Chiudete gli occhi e pensate che supereroe volete essere, ecco, siete pronti per diventarlo?’ “.