In riferimento alla situazione generale esistente in Italia a causa dell’emergenza coronavirus, la multinazionale McDonald’s Italia aveva inviato questa nota al Giornale di Sicilia: “A seguito delle nuove disposizioni del governo, abbiamo chiuso tutti i nostri ristoranti in Italia, e deciso di sospendere il servizio McDelivery. La riapertura avverrà non appena le condizioni generali lo permetteranno”. Visto come stanno andando le cose, probabilmente “Palermo Drive”, il punto vendita della nota catena di fast food in viale Regione Siciliana, vicino all’ex Motel Agip, non era compreso in questa nota.
Infatti, a quanto pare, “Palermo Drive” sabato scorso ha ricevuto 500 ordini, li ha preparati e confezionati per consegnarli a domicilio servendosi del rider della piattaforma Glovo. Il GdS sostiene che i fattorini addetti hanno atteso le consegne da effettuare fuori dal locale, assembrati e in tanti, privi dei dispositivi di protezione individuale. Questo in barba al video tutorial fatto girare nelle chat di Whatsapp, con il quale l’azienda rendeva note le nuove regole da seguire per il ritiro della merce.
I gestori dell’unico punto vendita McDonald’s aperto a Palermo hanno festeggiato l’exploit di sabato sui social: “Dal successo di sabato abbiamo capito che vi siamo mancati moltissimo. Grazie a tutti voi. Abbiamo ricevuto tantissimi ordini, tanto che ad un certo punto qualcuno non è riuscito più ad ordinare. Ci rivediamo a partire da lunedì 6, sempre e solo con McDelivery dalle 11 alle 23”.
Il Giornale di Sicilia si pone un paio di domande. Come mai a Palermo è ripartito il servizio di consegna a domicilio da uno dei McDelivery che la casa madre aveva detto di aver sospeso? E perché è stato riattivato solo il punto vendita del Motel Agip? Questa è la risposta che ha avuta per questi quesiti: “Abbiamo ricevuto un’autorizzazione dall’azienda. Rispettiamo le norme anti-contagio. Purtroppo ieri abbiamo avuto un problema con il server delle ordinazioni, e non abbiamo potuto lavorare. Ma oggi riprenderemo il servizio che stiamo allargando a più zone”. I sindacati si sono mossi e sono sul piede di guerra a difesa dei lavoratori della Glovo, e si augurano che le autorità prendano provvedimenti su questo caso McDonald’s.