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Per i medici è un’indigestione, donna muore a Patti dopo essere stata dimessa dall’ospedale

Ancora l’ospedale di Patti in provincia di Messina protagonista in negativo, con un episodio di malasanità: una donna di 62 anni, Francesca Colombo, residente a Legnano in provincia di Milano è morta probabilmente per occlusione intestinale. Il marito, Giuseppe Belletta, ha presentato un esposto e la Procura di Patti ha aperto un’inchiesta.

Secondo il racconto del marito nell’esposto, la donna si era recata insieme al coniuge al pronto soccorso qualche giorno prima perché lamentava dolori addominali. I medici le avevano diagnosticato una indigestione, dimettendola. Le condizioni della donna sono peggiorate e venerdì scorso era tornata in ospedale in ambulanza. Sabato il decesso. Si ipotizza un’occlusione intestinale. La Procura ha sequestrato le cartelle cliniche e sul corpo della vittima sarà eseguita l’autopsia a Messina.

Si ipotizza un’occlusione intestinale. La Procura ha sequestrato le cartelle cliniche e sul corpo della vittima sarà eseguita l’autopsia a Messina. La donna, in vacanza da dei parenti, si era recata in ospedale per mal di pancia e vomito. I medici, secondo quanto raccontato dal marito, avrebbero detto alla donna di “mangiare leggero” con il consiglio di prendere un gastroprotettore. Dopo due giorni il peggioramento e l’intervento d’urgenza per occlusione intestinale, ma ormai era troppo tardi. La donna è deceduta.

“Non si può morire così. Non si può lasciare andare un paziente dolorante a casa, consigliando di mangiare brodini”, dice, sotto shock, il marito della 62enne. “Avrebbero dovuto diagnosticare con 48 ore di anticipo la presenza dell’occlusione intestinale. – ha aggiunto a Il Corriere della Sera, – intervenendo subito e non quando non c’era più niente da fare. Io so solo che mia moglie è stata sottoposta a un prelievo di sangue e a un elettrocardiogramma. E un medico che minimizzava parlando di indigestione”.

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Redazione PL