“La situazione? Provo a spiegarvela. Quattro ricoveri in 12 ore. Di questi, due a notte inoltrata. Un quinto arriverà oggi e il reparto a questo punto sarà pieno. Tre pazienti già ricoverati hanno necessitato di monitoraggio costante e aumento del carico di ossigeno. Stanotte una paziente mi ha supplicato di lasciarla andare a casa per cedere il posto alla madre, anch’essa positiva e con sintomi. Stanotte mi sono dovuto vestire due volte per un totale di 5 ore su 12 dentro l’imbracatura. Ci sono volute 3 bottigliette d’acqua per reintegrare in parte i liquidi persi. E questo è nulla in confronto a quanto tempo stanno dentro gli infermieri o gli operatori socio-sanitari. Le altre 7 ore, passate a impostare cartelle, prescrivere esami, fare terapie e ricevere telefonate per altre richieste di ricovero. Non un solo momento di riposo“.
LIBERI DI PENSARLA DIVERSAMENTE MA TENUTI A RISPETTARE CHI SOFFRE