Mega rissa davanti all’albergo dei vip: volano sedie e pugni | VIDEO

La rissa nell’hotel a cinque stelle. Lo scontro davanti l’albergo, davanti tra persone vestite elegantemente, in abito da cerimonia

Una violenta rissa è scoppiata a Capri davanti all’hotel “Quisisana”, un cinque stelle noto per ospitare nelle sue stanze molti clienti vip. Stando a quanto ricostruito fino ad adesso, tutto sarebbe partito da un diverbio all’interno dell’albergo fra un gruppo di persone, incluse alcune donne. In prossimità delle scale della struttura ricettiva, la situazione sarebbe letteralmente degenerata e sono volati pugni e sedie. La rissa è continuata anche fuori. È stato richiesto quindi l’intervento delle forze dell’ordine e i carabinieri che sono giunti sul posto hanno identificato i protagonisti di questo increscioso episodio. Si tratta di giovani ragazzi e ragazze residenti nei quartieri più rinomati e altolocati di Napoli.

UN COMPLIMENTO DI TROPPO

Pere che tutto sia partito da un complimento di troppo ad una turista in compagnia del fidanzato, e in breve si è passato agli insulti e alle mani. Si è potuto assistere ad un vero parapiglia, sulla soglia di uno dei luoghi più esclusivi dell’isola di Capri, l’hotel Quisisana. Un buen retiro per turisti d’alto bordo che non avrebbero mai pensato di vedere trasformata in arena la terrazza bar davanti all’entrata del cinque stelle. Denunciati sei dei protagonisti dello scontro, che è stato ripreso con un telefonino e diventato virale sul web.

IDENTIFICATI I PROTAGONISTI

I protagonisti sono stati identificati. Si tratta di sei campani, professionisti e studenti, di età compresa tra i 40 e i 26 anni. Per loro sarà proposto anche il daspo urbano. «Un brutto momento, di inciviltà e di maleducazione, ma da non generalizzare», ha detto il sindaco di Capri, Marino Lembo, sottolineando che l’accaduto non deve essere confuso con la «normale vita notturna sull’isola, fatta di allegria e divertimento, ben altra cosa rispetto a qualche minuto di follia da parte di un piccolo gruppo di persone».