Nel giorno in cui si celebra il compleanno di Paolo Borsellino, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio alla memoria del giudice assassinato dalla mafia nel 1992. Il post pubblicato sulla sua pagina social X sottolinea l’importanza dell’esempio di Borsellino nella lotta contro la criminalità organizzata, citando anche altri eroi come Giovanni Falcone.
“Desidero ricordare un grande uomo, un giudice e un servitore dello Stato che ci ha insegnato che avere paura è umano ma ciò che è importante è affiancare alla paura il coraggio”, ha scritto Meloni. “Il coraggio di combattere per quello in cui si crede e fare tutto ciò che è possibile per migliorare le cose.” Con queste parole, la premier ha voluto enfatizzare il messaggio di resistenza e impegno di Borsellino, un simbolo della lotta alla mafia.
Il post prosegue sottolineando le azioni del governo: “Fin dall’insediamento del governo, abbiamo messo tra le nostre priorità la battaglia contro le mafie e, nel nome di Paolo Borsellino, di Giovanni Falcone e di tutti coloro che sono caduti per mano della criminalità organizzata, continueremo su questa strada per portare legalità e sicurezza, libertà e giustizia.”
Un passo importante, questo, che si inserisce nel contesto della continua lotta dello Stato contro le mafie, a cui la Meloni dedica una promessa di impegno.
Tuttavia, nel messaggio della presidente del Consiglio non c’è traccia di Rocco Chinnici, il giudice che nel 1983 fu ucciso dalla mafia e che, come Borsellino e Falcone, ha avuto un ruolo cruciale nel rafforzare le istituzioni italiane nella lotta alla criminalità organizzata. Chinnici fu il fondatore del “pool antimafia” che poi avrebbe visto coinvolti i due illustri colleghi, e la sua morte fu un colpo durissimo per il sistema giudiziario italiano, che stava cercando di contrastare la forza della mafia.
La sua omessa citazione, proprio nel giorno in cui ricorre la nascita di Borsellino, ha suscitato diverse reazioni. In ogni caso, la mancanza di un riferimento a Chinnici rimarca la necessità di non dimenticare mai il contributo di tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per la giustizia.
Rocco Chinnici, insieme agli altri martiri della lotta alla mafia, rappresenta un pilastro del nostro impegno collettivo contro le organizzazioni criminali. La sua figura, così come quella di Falcone e Borsellino, continua ad essere un simbolo di resistenza, ma anche di un impegno che va oltre la semplice commemorazione, implicando un’azione quotidiana da parte delle istituzioni per garantire giustizia e legalità.