Ancora confusione sul fronte dei mercati rionali a Palermo. Dieci giorni fa il Comune aveva presentato un decalogo riepilogativo delle prescrizioni a cui attenersi per la riapertura delle attività aperte al pubblico. Alcune decisioni però sono state disattese, tra cui quella dello spostamento del mercatino di viale Campania alla Fiera del Mediterraneo.
Non sono mancate in questi giorni le polemiche circa la riorganizzazione dei mercatini in vista di una riapertura in sicurezza. Il Comune di Palermo, lo scorso 16 maggio, aveva indicato le direttive volte alla ripartenza delle attività con tutte le precauzioni del caso per scongiurare qualunque rischio di contagio da Covid-19. Tra queste si era deciso per lo spostamento del mercatino di viale Campania presso la Fiera del Mediterraneo. Un piano preciso ed organizzato che poi è stato inaspettatamente disatteso senza dare alcuna spiegazione. In questi giorni gli ambulanti avevano fatto sentire la loro voce in segno di protesta nei confronti della decisione.
A commentare questa particolare situazione è intervenuto il Presidente dell’VIII Circoscrizione Marco Frasca Polara che ha evidenziato come dal Comune si mostri una certa soggezione nei confronti degli ambulanti e una scarsa attenzione nei riguardi dei residenti dell’VIII Circoscrizione: “Dieci giorni fa l’Amministrazione aveva presentato alla città un piano di riordino dei mercatini che prevedeva il trasferimento del mercato di viale Campania alla Fiera. Prendiamo atto che l’Amministrazione, senza fornire alcuna motivazione, ha fatto marcia indietro confermando il mercatino del mercoledì in viale Campania. Evidentemente i presidi e le proteste di questi giorni da parte degli ambulanti hanno fatto cambiare idea all’Amministrazione”. Poi Frasca Polara prosegue: “Gli interessi che muovono queste realtà, compresi quelli elettorali, prevalgono sui diritti dei residenti, che da troppi anni subiscono in silenzio gli enormi disagi provocati da questi mercati. Con questa decisione l’Amministrazione dimostra per l’ennesima volta soggezione nei confronti degli ambulanti e scarsa attenzione per la vivibilità e il decoro dell’VIII Circoscrizione”.
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