Mercato Palermo: possibile un “ritorno di fiamma” per gennaio?
Gennaio si avvicina, e con il primo mese dell’anno anche l’apertura della sessione invernale del calciomercato. Un’occasione, per le squadre, di rimediare agli errori fatti in estate o per colmare qualche vuoto in organico. Potrebbe essere questo il caso del Palermo, che in questa prima parte di torneo ha deluso un po’ le aspettative di chi vedeva nella rosa di Eugenio Corini una possibile outsider nella corsa alla promozione in Serie A.
Uno dei tanti nomi accostati in estate al Palermo è quello di Brian Bayeye. Il giovanissimo esterno francese, classe 2000, attualmente non trova spazio nel Torino di Juric. Per lui questa estate un doppio salto di categoria, vista la sua precedente esperienza in C con il Catanzaro, squadra nella quale si mise in bella mostra nello scorso campionato arrivando a sfiorare con i calabresi la promozione in Serie B. Il ventiduenne dunque potrebbe già cambiare aria, dopo aver appena assaporato l’atmosfera del massimo campionato italiano. Di seguito le parole del suo agente Vincenzo Pisacane ai microfoni di TorinoGranata.it.
Le dichiarazioni di Pisacane
“Il problema è alla base perché in realtà Bayeye doveva andare in prestito già quest’anno– dichiara il procuratore -. Questa era l’idea con il Torino. Avevamo Reggina, Palermo, Modena e Ternana che lo volevano – prosegue Pisacane -, poi però purtroppo Juric gli ha detto di non andare via, di restare al Torino e che avrebbe trovato il suo spazio. Invece gli ha fatto perdere sei mesi. Juric dice che il giocatore non ha perso sei mesi perché Brian ha imparato molto – continua-, ma io penso che un giovane come lui debba sempre giocare e che sia meglio andare in una categoria inferiore e giocare sempre piuttosto che stare in Serie A e non giocare mai. Quindi sicuramente Bayeye andrà in prestito da qualche parte a gennaio – afferma l’agente del francese -. Ci sono un po’ di squadre che l’hanno visto, però il mercato è a gennaio e siamo a novembre, quindi aspettiamo un attimo e vediamo. Il ragazzo mi ha detto che ha imparato molto, che Juric è un grande allenatore e gli ha insegnato tanto – conclude -, però ovviamente avrebbe voluto giocare di più“.
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