Il boss mafioso Matteo Messina Denaro, in un processo che lo vede imputato per estorsione ai danni di una proprietaria terriera, sarà processato con il rito abbreviato. Nel procedimento il capomafia di Castelvetrano, arrestato lo scorso gennaio, aveva posto questa condizione, oltre all’esame delle persone offese. Le richieste, fatte al gup sono state accettate.
Il dibattimento vede come persone offese Giuseppina Passanante, figlia di un prestanome del boss, e suo marito. I due, a cui il numero uno di Cosa Nostra aveva intestato fittiziamente un terreno, sarebbe stati minacciati da Messina Denaro stesso. A sostenere l’accusa è il pm della dda Gianluca De Leo. Il boss ha sempre negato l’imputazione, spiegando che nella lettera che aveva scritto a Passanante si era solo limitato a richiedere indietro un terreno che considerava suo.
La proprietaria terrena e suo marito saranno ascoltati dal gup a settembre. Per questo caso il capomafia di Castelvetrano è seguito dall’avvocato Lorenza Guttadauro, sua nipote.
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