“Non faccio parte di nessuna associazione, quello che so di Cosa Nostra lo so tramite i giornali”. A circa un anno dalla sua cattura e a quattro mesi dalla morte, “Quarto Grado” manda in onda in esclusiva una parte di uno degli interrogatori dal carcere di Matteo Messina Denaro, facendo ascoltare la sua voce.
Il boss mafioso nega non solo di aver mai trafficato droga (“Ero già ricco di mio, non avevo bisogno di fare queste porcherie”) ma anche di aver sciolto il piccolo Giuseppe Di Matteo nell’acido.
“Io c’entravo semmai nel sequestro, non nell’omicidio. Lo volevo chiarire, per un fatto di coscienza“, spiega parlando ancora di Di Matteo, aggiungendo che per sua natura la finalità di un sequestro di persona non è mai la morte, “altrimenti non avrebbe senso”.