Messina Denaro e il selfie con il medico chirurgo, parla il presidente dell’Ordine di Palermo
“Abbiamo chiesto nome e cognome del medico e abbiamo avviato un procedimento”, precisa il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo
Il selfie che ritrae Matteo Messina Denaro insieme ad un medico chirurgo è ormai diventato virale. In queste ultime ore, medici e personale sanitario sono finiti nel vortice dei media. A mettere in chiaro la questione è Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo. “Per quanto riguarda il collega chirurgo che aveva scattato un selfie con Messina Denaro abbiamo avviato un provvedimento”, spiega Amato.
Il selfie del boss con il chirurgo
L’ex superlatitante di Cosa Nostra è stato arrestato lunedì scorso presso la clinica La Maddalena a Palermo, dove da tempo si curava per un tumore sotto il falso nome di Andrea Bonafede. Oltre la testimonianza della donna che faceva la terapia insieme al boss, nel web è rimbalzato il selfie che lo ritrae sorridente insieme ad un medico chirurgo della clinica. Lo scatto ha scaturito diverse polemiche. Sulla questione, ha preferito esporsi con chiarezza Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo.
“Abbiamo chiesto nome e cognome del medico”
“Posso confermare che l’Ordine dei medici si sta muovendo per quanto riguarda il collega chirurgo che aveva scattato un selfie con Messina Denaro. Abbiamo chiesto nome e cognome del medico e abbiamo avviato un procedimento, perché -precisa il presidente dell’Ordine di Palermo- scattare una foto insieme a un paziente fragile, oncologico, non è eticamente accettabile. C’è un vincolo deontologico che impone al medico di adottare precisi comportamenti a tutela dei pazienti fragili, tra cui il selfie certo non rientra”.
“I nostri provvedimenti – specifica Amato – seguono delle procedure specifiche e noi le stiamo rispettando, senza saltare alcun passaggio. Questo perché, se le procedure non venissero rispettate, l’eventuale provvedimento (sanzione o condanna) rischierebbe di non essere confermato”, conclude.
Fonte: Ansa