“Matteo Messina Denaro? Lo conoscevano tutti“. Testimonianze inedite quelle rilasciate a telecamere abbassate all’inviata di “Zona Bianca”. La giornalista parla con alcuni abitanti di Castelvetrano (Trapani), luogo d’origine dell’ex super latitante, dove è nato e cresciuto.
Secondo le testimonianze, il boss avrebbe tranquillamente continuato a frequentare il paese. “Veniva liberamente a giocare al circolo, come anche i suoi parenti“, racconta uno dei cittadini.
L’uomo menziona, in particolare, anche la presenza del cognato del padrino, Filippo Guttadauro, arrestato nel marzo del 1994 e condannato per associazione mafiosa a 14 anni. “Noi l’abbiamo accolto perché la sua era una famiglia perbene”. Guttadauro è il padre di Lorenza, avvocato del boss.
“Lui manteneva la pace. Non c’erano scippi né scassi né macchine rubate: niente”, continua l’uomo, sostenendo che la presenza del boss mafioso era sinonimo di tranquillità nel paese. “A modo suo, garantiva la sicurezza. Con lui siamo stati sicuri per venti/trent’anni”.