Metallo più prezioso al mondo, questo vale 1,34 milioni di euro: lo hai in casa e nemmeno lo sai | Non è l’oro
Potresti essere ricco senza saperlo, c’è un metallo più prezioso del platino che tutti hanno in casa
Non è oro, nè argento nè platino. Si tratta di un altro metallo, addirittura più prezioso del platino che ognuno di noi potrebbe avere in casa senza esserne al corrente e di cui nessuno conosce il valore. Il suo nome è Osmio. un metallo brillante ed argenteo, uno dei metalli del cosiddetto gruppo del platino. Questo metallo è il più denso in natura ed è uno dei più costosi al mondo, raggiunge valori fino a 1,33 milioni di euro al chilogrammo.
La sua rarità, unita alle proprietà uniche e a una gamma di applicazioni d’avanguardia, lo ha reso un materiale ambito per scienziati, collezionisti e investitori. Ma cosa rende l’osmio così straordinario? Intanto la sua assoluta rarità, si stima che meno di una tonnellata sia presente nella crosta terrestre. La sua estrazione e purificazione, che avvengono come sottoprodotti della lavorazione di altri metalli del gruppo del platino, sono processi complessi e costosi.
Qualche nota tecnica. Il suo simbolo chimico è Os e il numero atomico 76. La sua densità, di 22,59 g/cm³, lo rende il materiale naturale più denso sulla Terra, conferendogli una robustezza e una durabilità senza eguali. Il suo brillante colore bluastro e la resistenza alla corrosione ne aumentano ulteriormente l’attrattiva.
Nonostante la sua rarità, l’osmio è impiegato per la realizzazione di tantissimi oggetti che si trovano in tutte le case. Innanzitutto l’osmio viene utilizzato in reazioni chimiche complesse per la sintesi di composti organici, fondamentali nella produzione di farmaci e materiali avanzati. La resistenza alla corrosione lo rende indispensabile nella fabbricazione di strumenti di precisione e dispositivi spaziali. Inoltre il suo aspetto bluastro e la resistenza all’usura lo rendono ideale per creare gioielli unici e prestigiosi.
Un metallo rarissimo e un mercato esclusivo
L’osmio è talmente raro che la produzione mondiale annua è stimata in pochi chilogrammi, concentrata principalmente in Russia e Sudafrica. Questo rende il metallo incredibilmente raro e ne giustifica il prezzo elevato. Gli investitori sono attratti dall’osmio come bene rifugio e oggetto di collezione, sebbene l’alto costo e la difficoltà di commercializzazione lo rendano accessibile solo a una nicchia di appassionati e professionisti.
L’osmio è usato in poche leghe ed in industria come catalizzatore. Un tempo si poteva trovare all’interno di penne ad elevata qualità, punte di compasso, punte di grammofoni di lunga durata e ingranaggi di orologi, grazie alla sua estrema durezza e resistenza alla corrosione. La ricerca va verso nuove applicazioni dell’osmio, in particolare nel campo medico. Le sue proprietà uniche potrebbero rivoluzionare settori come la diagnostica e lo sviluppo di farmaci antitumorali.
L’Osmio per la sua rarità è simbolo di ricchezza, utilizzato anche per creare gioielli di lusso
Tuttavia, i costi elevati e la difficoltà di estrazione limitano l’uso su larga scala. L’osmio è anche simbolo di esclusività e ricchezza, utilizzato in gioielli e oggetti di lusso che ne sottolineano il valore. Una fascinazione che solleva questioni etiche legate alle condizioni di estrazione e all’impatto ambientale. Amnesty International ha infatti richiamato l’attenzione sull’importanza di pratiche estrattive responsabili, sia per la tutela dei lavoratori sia per la protezione degli ecosistemi.
Bisogna fare attenzione però. Il tetraossido di osmio, OsO4, è altamente tossico. Concentrazioni in aria di soli 10-7 g m-3 possono causare congestione ai polmoni, danni alla pelle e severo danneggiamento degli occhi. L’ossido, in particolare, dovrebbe sempre essere maneggiato da un chimico adeguatamente qualificato. La sua rarità lo rende comunque una risorsa preziosa, ma anche una sfida per il futuro, richiedendo innovazioni sia nelle tecnologie di estrazione sia nelle applicazioni pratiche. Tra scienza, lusso e investimenti, l’osmio continua a brillare come uno degli elementi più straordinari della tavola periodica.