Il Mediterraneo Occidentale è ancora una pentola che bolle. Così affermano gli esperti de Il Meteo.it, che spiegano che l’acqua ha una temperatura di circa 3/4°C superiore alla media del periodo. Valori alti nello Stretto di Sicilia con 24/25°C in pieno ottobre, così come il Tirreno meridionale e i bacini intorno alla Sardegna.
Questo influisce sulle condizioni meteorologiche, perché le acque calde del mare favoriscono l’innesco di frequenti e diffusi temporali, come avvenuto anche ieri intorno a Sardegna e Sicilia, al ritmo di circa 2000 fulminazioni l’ora. Questi fenomeni temporaleschi, perlopiù nascono in mare sopra le calde acque, ma poi si dirigono verso le terre emerse. “Un quadro meteorologico classico, dalla fine dell’estate all’inizio dell’inverno, con allagamenti e flash flood, alluvioni lampo, più probabili lungo le coste”, spiega l’esperto.
Le previsioni per le prossime ore riferiscono di rovesci o temporali, anche forti, sulle regioni meridionali. Non solo sulla Calabria, dove vige l’allerta arancione, ma anche su parte del Centro, tra Basso Lazio e Molise, in una situazione potenzialmente pericolosa e alluvionale.
I temporali continueranno ad attraversare il Tirreno, portando un peggioramento al Centro-Sud. La perturbazione dovrebbe essere piuttosto veloce e allontanarsi dal nostro Paese nel giro di 24 ore per dirigersi verso Albania e Grecia. Bisognerà, tuttavia, prestarvi attenzione perché i fenomeni saranno intensi, soprattutto sul versante del Basso Tirreno come accaduto già dieci volte da Ferragosto in poi. Al Nord prosegue invece la fase di estrema siccità. Analizzando le elaborazioni modellistiche del prestigioso Centro Europeo ECMWF, non sono previste piogge fino alla fine del mese.
Da domenica avrà inizio una nuova ondata di caldo anomalo. È la cosiddetta “Ottobrata bis”. Il Meteo.it riferisce di cieli sereni, in particolare da lunedì in poi, massime fino a 30 gradi in Sardegna e Sicilia e 27 gradi al Centro. Al Nord punte di 24-25 gradi, in un contesto mite ovunque. Preoccupante la quota dello zero termico, che la prossima settimana potrebbe tornare oltre i 4.000 metri anche sulle Alpi.