“Metodi per soffocare”, così il calciatore Padovani pianificò l’omicidio dell’ex
Un terribile piano studiato nei minimi particolari
“Uccide ex a sprangate”, “come stordire una persona con una mazza”, “pena omicidio volontario”, “stalking e violenza sulle donne quanti anni di reclusione”. Sono solo alcune delle centinaia di ricerche, fatte da inizio giugno 2022 fino poco prima del delitto e trovate nella cronologia web di Giovanni Padovani, il 27enne arrestato per l’omicidio della compagna Alessandra Matteuzzi, uccisa a martellate sotto casa.
Nelle note del cellulare, il 20 agosto, scriveva: “Nastro isolante, martello, corda (meglio manette), fai chat inventata tra te e lei dove ti dice di venire a casa sua e portare manette”.
Un piano studiato alla perfezione con tanto di ricerche su dove nascondere un cadavere e sui possibili sviluppi. “Posro migliore per nascondersi con una persona morta”, “dove è più difficile rintracciare un cadavere”. Padovani cercava anche informazioni sul carcere: “Si può usare il cellulare in carcere”, “quante volte si può andare a trovare un detenuto” e “stati dove non valgono le leggi italiane”. E due giorni prima del delitto: “per andare in Albania serve il passaporto” o “stati dove non conta la pena di morte”.