Mezzojuso, archiviata la querela delle sorelle Napoli per diffamazione

Secondo il procuratore di Termini l’affermazione dell’ex generale che definì un capomafia il padre delle sorelle Napoli non è diffamazione

Il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha chiesto e ottenuto l’archiviazione delle querele per diffamazione che le sorelle Napoli e Salvatore Battaglia avevano presentato contro il generale dei carabinieri in pensione Sergio Gebbia. Le tre donne sono note per avere partecipato a tante puntate di “Non è l’Arena”, la trasmissione di Massimo Giletti su La 7, dove hanno avuto l’opportunità di rendere pubblica la loro situazione, Aiutate dal conduttore televisivo, che per mesi ha seguito la loro vicenda. Le donne da anni hanno subìto minacce e intimidazioni da chi voleva costringerle a cedere l’attività agricola che svolgono in un podere a Mezzojuso. E da sole hanno sfidato la cosiddetta mafia dei pascoli,

LE ACCUSE DEL GENERALE GEBBIA

Nell’evolversi della vicenda si era inserito un ex generale ed ex assessore a Mezzojuso, Sergio Gebbia. Aveva asserito che il padre delle sorelle Napoli era stato capomafia a Mezzojuso, e aveva ospitato Bernardo Provenzano quando era latitante. Nonostante che nel 1974 un uomo avesse già subìto una condanna per calunnia per avere scritto esposti anonimi nei quali presentava il padre delle tre donne come capo dell’organizzazione mafiosa di Mezzojuso. I giudici, allora, avevano rilevato come quell’accusa fosse «frutto di un chiaro intento calunnioso, nel quadro delle beghe politiche di paese, spesso sfocianti in acute beghe personali, senza esclusione di colpi».

LA QUERELA DELLE SORELLE NAPOLI E DI SALVATORE BATTAGLIA

Le sorelle Napoli avevano presentato querela contro l’ex generale, accusandolo di avere messo in moto una «macchina del fango» senza precedenti contro di loro. Ma Il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha chiesto e ottenuto l’archiviazione della querela. Stessa sorte per quella presentata da un giovane del paese, Salvatore Battaglia, che si era schierato con loro. Per questo motivo gli era stata distrutta l’auto con un incendio. «Siamo rimasti soli», ha commentato Battaglia dopo l’archiviazione, lui che a Mezzojuso ha rappresentato una «voce fuori dal coro».

ARCHIVIAZIONE DELLE QUERELE E CITAZIONE IN GIUDIZIO PER BATTAGLIA

Nell’articolo del Giornale di Sicilia che parla di questa archiviazione, è scritto che il procuratore Cartosio, sin dalla suo insediamento nell’estate 2017, ha svolto esclusivamente attività di coordinamento. E che nell’ultimo periodo ha preso la decisione, inedita, di assegnarsi solo i procedimenti che vedono coinvolte le sorelle Napoli e il loro sostenitore Salvatore Battaglia. Ad eccezione dell’inchiesta sulle invasioni delle vacche, avvenute fino al novembre 2018, l’unica sfociata nell’adozione di un provvedimento cautelare a tutela delle sorelle. Il procuratore, oltre all’archiviazione, ha anche citato a giudizio Salvatore Battaglia per presunte minacce rivolte nei confronti di Salvatore Giardina, sindaco di Mezzojuso quando il Comune di Mezzojuso è stato commissariato per infiltrazioni mafiose.