Mia nonna Franca lo faceva ogni domenica e mi ha svelato il trucchetto della frusta: il Biancomangiare alla siciliana | Il dolce autentico che sa di tradizione

Nonna ai fornelli - foto Depositphotos - PalermoLive.it

Nonna ai fornelli - foto Depositphotos - PalermoLive.it

Dici addio a dolci confezionati e iper calorici: il più buono dello Sicilia lo prepara la nonna. Il Biancomangiare si prepara in 5 minuti.

L’Italia è famosa non solo per la cultura artistica e storica, ma anche per quella culinaria. In modo particolare, la Sicilia è una delle terre con sapori unici e tradizioni davvero eccezionali. Dal punto di vista dei dolci più famosi, dobbiamo assolutamente menzionarne alcuni. I cannoli siciliani sono sicuramente tra i simboli indiscussi della pasticceria sicula. Altro non sono che delle cialde croccanti ripiene di crema di ricotta zuccherata.

In origine venivano preparati soprattutto per il carnevale, ma oggi si possono trovare tutto l’anno e anche in diverse parti del mondo, dove vengono arricchiti con canditi e gocce di cioccolato. La cassata è un altro dolce estremamente tipico, le cui radici risalgono addirittura all’epoca araba. Essa è composta da pan di Spagna imbevuto di liquore, farcita con ricotta e frutta candita e ricoperta da glassa di zucchero. Oltre ad essere molto bella esteticamente, è anche molto buona e apprezzata dai buongustai di tutto il mondo.

Chi non ha mai assaggiato la pasta di mandorle o marzapane siciliano? Bene, se non avete mai avuto questa fortuna, assaggiatelo subito. È fatto con mandorle macinate e zucchero e viene soprattutto utilizzato per fare dei dolcetti che assumono diverse forme, come quelle degli animali, che piacciono tantissimo ai bambini.

Non si può andare in Sicilia senza provare almeno una volta nella vita la granita servita con la brioche. È un dolce non solo rinfrescante ma anche dissetante, perfetto per queste giornate calde. La famosa brioche, chiamata “col tuppo”, ha una forma tondeggiante e sulla sommità vi è una piccola pallina che la rende diversa rispetto a tutte le altre sorelle minori.

Non si rinuncia mai alla pignolata e al buccellato

A Messina, invece, vi è un dolce che forse non tutti conoscono ed è la pignolata. È composta da tante palline di pasta fritta ricoperte di miele o cioccolato. Si trova soprattutto nei periodi di carnevale, anche se, su richiesta, durante l’anno le pasticcerie si mobilitano per crearla a regola d’arte.

Nonostante per il Natale manchino ancora cinque mesi, non possiamo non menzionare in questa lista eccezionale il buccellato. Alla base c’è una pasta frolla ripiena di fichi secchi, mandorle, noci, uva passa e cioccolato, e ha una forma di ciambella che può essere arricchita con diverse spezie, come ad esempio la cannella.

Biancomangiare siculo pronto e arricchito con frutti rossi - foto Depositphotos - PalermoLive.it
Biancomangiare siculo pronto e arricchito con frutti rossi – foto Depositphotos – PalermoLive.it

Il Biancomangiare: ricetta e procedimento

Ora però dobbiamo parlare di un dolce che forse non tutti conoscono: il Biancomangiare, realizzato soprattutto con latte di mandorla, zucchero e amido. Se volete prepararlo in pochissimi minuti e far felici grandi e piccini, annotate subito questa ricetta:

  • 1 litro di latte di mandorle (può essere preparato in casa o acquistato già pronto);
  • 200 g di zucchero semolato;
  • 100 g di amido di mais (maizena);
  • Scorza di 1 limone non trattato;
  • 1 stecca di cannella (a scelta);
  • Mandorle tostate e tritate;
  • Cannella in polvere.

Come sono solite fare le nonne siciliane, in un recipiente versate il latte di mandorla e aggiungete la scorza di limone e, se lo desiderate, una spezia a scelta. Il latte deve essere scaldato a fuoco medio senza farlo bollire, mentre in una ciotola a parte deve essere mescolato lo zucchero con l’amido di mais. Quando il latte è tiepido tendente al caldo, togliete la scorza di limone e aggiungete gradualmente il mix di amido e zucchero. Usate una frusta per mescolare in modo omogeneo, evitando che si formino grumi. Bisogna mescolare a fuoco basso fino a quando il composto non diventa denso, poi il prodotto deve essere versato in stampini individuali o in un grande recipiente. Bisogna far raffreddare a temperatura ambiente e poi metterlo in frigo per 2-3 ore. Solo così può essere servito e, all’occorrenza, guarnito con un ciuffo di panna o frutti di bosco.