Micciché contro i Cinque Stelle: «Sono dei veri delinquenti»
Tema dello scontro l’accusa dei grillini ai deputati regionali di essersi aumentati la pensione. Il presidente dell’Ars smentisce e accusa: “Persone indegne”.
L’indignazione è quella dei giorni migliori. Superiore persino a quando diede dello stronzo a Matteo Salvini sulla questione migranti, una performance che fece il giro del mondo. Stavolta Gianfranco Micciché è meno colorito, ma l’espressione è autenticamente furiosa e non c’è ironia né sorrisetto a favore di telecamera.
«Questi Cinque Stelle sono delinquenti veri, persone indegne. Un livello così basso della politica non l’avevo mai visto». La questione, come al solito, riguarda le indennità dei deputati. Nella fattispecie la pensione. Nel primo post il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana scrive dell’insinuazione del capogruppo pentastellato Giorgio Pasqua sull’ipotetico aumento di pensioni e indennità. E spiega che a tutti i deputati, a loro spese, è stata offerta la possibilità di riscattare il contributivo degli anni precedenti, rivelando che a tale opportunità ha fatto ricorso lo stesso Pasqua.
Ma la cosa non deve essergli andata giù perché a distanza di 3 ore arriva il video che è molto più di uno sfogo. Anzi, un vero e proprio attacco frontale.