Gianfranco Miccichè ha deciso di rinunciare all’auto blu. Per questo motivo il giudice per le indagini preliminari Rosario Di Gioia ha revocato il divieto di dimora a Cefalù nei confronti dell’ex presidente dell’Ars.
Miccichè è indagato per peculato, falso e truffa nell’ambito dell’utilizzo della macchina di servizio. Avrebbe utilizzato l’auto blu per fini personali. Secondo il giudice, il deputato avrebbe inoltre adibito il suo autista Maurizio Messina, dipendente dell’Ars anche lui indagato, “di volta in volta a conducente, a corriere, a portaordini, a trasportatore“.
Micciché ha raccontato di aver utilizzato l’auto blu per il gatto che stava molto male: “Sì è vero, è stato accompagnato in auto blu dal veterinario” ha confessato all’Ansa. “Mia figlia mi diceva di portarlo subito a controllo, e onestamente dico che lo rifarei. Se ho commesso forzature nell’uso della vettura me ne assumo le responsabilità, ma ho fatto tutto in buona fede. Non c’è mai stata da parte mia la consapevolezza di commettere abusi“.