Franco Miceli accetta la sfida di una candidatura a sindaco di Palermo e lo fa con una lunga lettera d’intenti. La notizia, tanto attesa, arriva dopo l’appoggio al suo nome espresso dal Movimento 2 Stelle, con Giuseppe Conte che ha rimarcato la necessità di mantenere le distanze dalla vecchia amministrazione targata Leoluca Orlando.
Proprio l’attuale sindaco di Palermo, in una nota, commenta la candidatura di Miceli, sulla quale già in passato era intervenuto. Esprimendo apprezzamento sulla figura del presidente dell’Ordine degli Architetti, Orlando a lui suggerito la necessità “di farsi dare garanzie che io ravvisavo nelle primarie”.
In riferimento al coinvolgimento dei cittadini, Orlando aveva poi dichiaro: “In molti, in queste settimane, mi stanno scrivendo e non sono entusiasti del modo col quale si è arrivati al nome di Franco Miceli. Siamo ancora in tempo per correggere questa modalità e per tentare di vincere perché le elezioni non te le regala nessuno”.
“La coalizione di centrosinistra ha scelto Franco Miceli, candidato che conosco bene e apprezzo da molti anni anche per essere stato assessore da me scelto in una Giunta da me presieduta. Occorre adesso definire al più presto un programma che dia seguito alle tante realizzazioni e alle tante potenzialità che costituiscono da anni il patrimonio faticosamente raggiunto dalla nostra città”. Così dichiara ora il sindaco Leoluca Orlando in merito all’ufficializzazione della candidatura di Franco Miceli.
“Palermo deve riprendere con forza e con ampia partecipazione democratica il proprio cammino dopo due anni di pandemia e dopo criticità e ostacoli causati dal venir meno nel consiglio comunale del sostegno alla Giunta da parte della maggioranza con me eletta nel 2017”.
“Le palermitane e i palermitani hanno il diritto di poter scegliere oltre al candidato sindaco liste con personalità forti e credibili al di là di tatticismi e di esigenze di garanzie di posizioni personali e fuori da ogni logica di subalternità ad interessi per le prossime scadenze elettorali che non coincidano con le esigenze della città”.
“Si possono e si devono realizzare tutte queste condizioni affinché Palermo, anche con interventi finanziari nazionali come già avvenuto per altre grandi città italiane, riprenda con forza il percorso tracciato in questi ultimi dieci anni. Proseguendo così il proprio cammino di innovazione e di futuro nel rafforzamento dell’amministrazione comunale e nel ruolo conquistato nella dimensione internazionale”.