Michele Machì, lo stakanovista e poeta di Vergine Maria: “Voglio dare una bella immagine di Palermo”

Michele Machì è il simbolo di Vergine Maria e un po’ anche di Palermo. Nato sul ponticello del castello Bordonaro e l’ultimo dei residenti storici rimasto nella borgata. Dal 1982 Machì non ha fatto mancare il suo amore per la cura del cimitero dei Rotoli: dalla pulizia al verde. Fino al 31 agosto del 2023, ultimo giorno di lavoro prima della pensione.
Machì nonostante tutto però rimane attivo a Vergine Maria e lo ha fatto per tanti anni. Non solo per Vergine Maria ma anche per tutta Palermo. Negli anni ha sempre segnalato le cose che non andavano, riuscendo a portare l’amministrazione comunale ad intervenire.
Machì con una delle sue passioni, la poesia (l’altra è il mare), ha voluto dedicare dei versi alla borgata durante il concorso “Poesia Alberto Prestigiacomo”, un maestro di scuola elementare dell’Arenella scomparso tempo fa.
La poesia Vergine Maria
Ti guardo, sei il gioiello delle falde di Montepellegrino,
dal belvedere ammiro
il Castello Bordonaro
che imponente sovrasta
la sua immensa spiaggia.
I ricordi dell’infanzia
riaffiorano e mi riportano
alle grida dei tonnarotti
e all’essere l’ultimo nato
nel ponticello della tonnara.
Il suono delle campane
mi desta dal sogno finalmente avverato;
dare un nome alla villetta del belvedere
in memoria
“del maestro Alberto Prestigiacomo”.
Vergine Maria Ti Amo
A te il mio cuore
ho sempre donato.