Miele, sai che ai bambini può fare malissimo? Se glielo hai dato prima di questa età sei un folle | Il pericolo è terrificante

Miele

Miele (Depositphotos) - palermolive.it

Molti genitori danno il miele ai loro bambini fin dai primi mesi di vita. In realtà sarebbe opportuno aspettare un po’ di tempo 

Il miele è uno degli alimenti con cui iniziamo a familiarizzare fin da piccoli, anzi da piccolissimi. Spesso i genitori lo danno ai propri figli come sostituto dello zucchero, ma anche per fargli assaporare qualcosa di dolce e piacevole.

Nelle vecchie metodologie dei nonni il miele fungeva anche come rimedio per il mal di gola, per problemi intestinali o infiammazioni. Il bicchiere di latte col miele è sempre stato considerato un toccasana naturale.

Nell’accezione comune questi mix portavano dei benefici anche se non erano stati ancora compiuti degli studi a riguardo in grado di testimoniarlo. Ciò però non ha portato a nessun interrogativo sull’argomento e la pratica continua ad andare avanti.

In questa sede però cercheremo di analizzare un aspetto in particolare, ovvero quello relativo alla somministrazione del miele nei primi mesi di vita. A quanto pare infatti è bene seguire alcune importanti indicazioni in merito.

Quando iniziare a dare il miele ai propri figli

Nonostante gli studi effettuati negli ultimi anni abbiano confermato le qualità antibatteriche del miele al tempo stesso è stato appurato anche l’alto contenuto di fruttosio e calorico. Per questo è bene andarci piano con i bambini, soprattutto quelli al di sotto dei 12 mesi.

Essendo ricco di zuccheri non dovrebbe mai essere dato ai bimbi così piccoli. Lo stesso concetto vale per qualsiasi altro prodotto che abbia una base zuccherosa. Dunque l’antica usanza di intingere il ciuccio nel miele va assolutamente eliminata. Il motivo principale però è un altro e risiede nella possibile insorgenza del botulismo infantile.

Bambine
Bambine (Depositphotos) – palermolive.it

Quali sono le tipologie di miele da somministrare ai più piccoli

Trattasi di una malattia che può portare a diversi sintomi tra cui la paralisi. Ciò avviene perché nel miele ci sono delle spore in grado di produrre la cosiddetta tossina botulinica. Un lattante non avendo una flora batterica abbastanza sviluppata non riesce a contrastare questa particolare tossina e quindi le probabilità che possa incorrere nel problema di cui sopra è abbastanza elevata.

A prescindere da ciò ai bambini al di sopra di 1 anno (ancora meglio al di sopra dei 2) sarebbe bene far mangiare come forma energetica il miele di Eucalipto, Abete o Castagno. Secondo gli studi condotti presso l’Università di Pisa sono quelli dotati di maggiori qualità antimicrobiche e antinfiammatorie. In questi frangenti può sicuramente essere d’aiuto, ma senza esagerare. Un cucchiaino è più che sufficiente.