Migranti, 59 cadaveri recuperati dopo il naufragio nel Crotonese: fermato presunto scafista

Sono 81 le persone tratte in salvo. Di queste, 22 si trovano attualmente in ospedale

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Ammontano a 59 i cadaveri sinora recuperati dopo il naufragio di un barcone carico di migranti davanti alle coste di Cutro (Crotone). 46 sono stati trovati sul posto, altri tre sulla spiaggia di Botricello, nel Catanzarese. Altri otto ancora a “Le Castella” di Isola Capo Rizzuto e uno a Crotone. 

Si tratta nello specifico dei cadaveri di 26 uomini, 21 donne e 12 minori. Ci sono anche i corpicini di due gemelli di pochi anni e quello di un bambino di neanche un anno, ritrovato sulla spiaggia. Si teme che il numero delle vittime possa ulteriormente salire e arrivare a superare anche i cento morti. Nel naufragio, secondo alcune stime, avrebbero perso la vita una ventina di bambini di varia età.

Naufragio di migranti, 81 tratti in salvo

Intanto si registrano anche 81 persone tratte in salvo. Di queste, 22 si trovano attualmente in ospedale, uno in gravi condizioni. Le altre 59 sono invece nel locale Centro accoglienza per richiedenti asilo. 

I migranti, a quanto si apprende, provenivano da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria. I soccorritori al momento non sono in possesso di un numero attendibile relativo agli occupanti del barcone. Tuttavia pare che l’imbarcazione, molto carica, non avrebbe retto al mare agitato. Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri, guardia di finanza, guardia costiera, vigili del fuoco oltre al personale del 118 e della Croce rossa.

Fermato presunto scafista

A quanto ricostruito, il barcone era partito quattro giorni fa da Izmir, in Turchia. È stato individuato per la prima volta nella serata di sabato da un aereo di Frontex in pattugliamento a circa 40 miglia dalle coste calabresi. Partita la segnalazione ai soccorritori, una motovedetta e un pattugliatore della guardia di Finanza sono usciti in mare. Tuttavia, il mare agitato non ha permesso di raggiungere il barcone e i due mezzi sono dovuti rientrare per non mettere a repentaglio la sicurezza degli equipaggi. L’imbarcazione è stata spezzata in due dalle onde, mentre i migranti finivano in mare.

Stando a fonti investigative, tra i superstiti della tragedia sarebbe stato individuato anche un presunto scafista. Gli investigatori stanno facendo alcune verifiche sul suo conto; al momento non ci sono provvedimenti a suo carico.  

Il ministro Matteo Piantedosi si è recato, intanto, a Crotone e, dopo un breve sopralluogo alla spiaggia di Steccato di Cutro, è andato in prefettura. Qui presiede una riunione con tutti i rappresentanti del territorio e i vertici delle forze dell’ordine, carabinieri, polizia, guardia costiera e guardia di finanza.

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