Migranti, nuovo patto in Europa, ma Musumeci attacca l’Ue ed il Governo

Il nuovo accordo europeo non placa le polemiche di Nello Musumeci

L’emergenza migranti è stata dibattuta dall’Unione europea. Un discorso che, seconda quanto dichiarato da Ursula von der Leyen (presidente della Commissione), porta verso una strada comune tutti i membri dell’organizzazione internazionale: “Oggi proponiamo una soluzione europea per ricostruire la fiducia tra Stati membri e per ripristinare la fiducia dei cittadini nella nostra capacità di gestire come Unione. L’Ue ha già dato prova in altri settori della sua capacità di fare passi straordinari per conciliare prospettive divergenti. Ora è tempo di alzare la sfida per gestire la migrazione in modo congiunto, col giusto equilibrio tra solidarietà e responsabilità“. Il regolamento di Dublino, secondo  Schinas e Johansson, presenta “scappatoie che permettono ai migranti di fuggire e andare a chiedere asilo nello Stato di sua scelta. Questa proposta chiude le scappatoie e introduce modifiche che consentono una distribuzione più giusta della responsabilità. Se il migrante ha già un parente nell’Ue, il Paese in cui risiede il congiunto sarà responsabile anche per il nuovo arrivato. Se il migrante in precedenza ha lavorato o studiato in uno Stato diverso dal primo ingresso, quel Paese sarà responsabile”.

MUSUMECI ATTACCA UE E GOVERNO

Intanto dall’Italia, precisamente dalla Sicilia, il governatore Nello Musumeci continua il suo attacco mediatico all’Unione europea ed al Governo presieduto da Giuseppe Conte: “Il governo si è assunto impegni che non ha mantenuto” e l’Europa mostra di essere cinica e indifferente. Stiamo vivendo na sorta di torre di babele in cui la maggioranza è frammentata e sfilacciata ed i siciliani continuano a pagare gli effetti di una politica improvvisata e superficiale da parte del governo. Con queste norme e questo metodo si produce paura e insicurezza. Mentre da Bruxelles arrivano indicazioni in 4 minuti su un tema che richiede un grande approfondimento“.

Sulla chiusura degli hotspot: “Sono fermo sulla mia posizione, ho il compito di tutelare la salute di chi si trova in Sicilia. Come facciamo a dire ai siciliani di essere cauti contro il Covid-19, mentre all’interno di ‘contenitorì statali i migranti vengono ammassati come se scendessero da carri bestiame? Lo Stato è fuorilegge. Abbiamo il dovere di usare un solo peso e una sola misura. Il diritto alla salute vale allo stesso modo per tutti. Gli hotspot in Sicilia sono da chiudere“.

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