Migranti umiliati e malmenati ad Agrigento, il pm incalza : «Verifiche su altri soggetti»

Si apre, così, un nuovo fascicolo dopo il video che ha incriminato un agente di polizia.

Qualche giorno fa, un video di pochi minuti ha scosso l’Italia diventando virale in brevissimo tempo: dopo essere scappati dalla quarantena, due migranti sono stati costretti a malmenarsi a vicenda come atto punitivo, prima che un agente di polizia rifilasse uno schiaffo ad uno di loro. Un comportamento che ha portato alla sua sospensione. Le indagini sulle percosse ai rifugiati del centro di accoglienza di contrada Ciavolotta (Agrigento), nel frattempo, si sono estese. Lo ha disposto il pm Cecilia Baravelli, con un provvedimento di poche righe: “Nel corso delle attività di indagine effettuate è emersa una nuova notizia di reato a carico di soggetti ancora non identificati“.

LA SITUAZIONE ATTUALE

Per il momento, e grazie al video messo sul web, è indagato soltanto il poliziotto che nei frame schiaffeggia il migrante. L’accusa è di abuso dei mezzi di correzione. La Procura, come anticipato, ha allargato gli orizzonti delle indagini: adesso al vaglio c’è anche l’ipotesi di violenza privata. Durante il video incriminato girato da un ospite del centro d’accoglienza, gli spettatori (agenti ma anche migranti) ridacchiano in sottofondo anche se uno di loro, con un gesto che sembra essere inequivocabile, si tocca un orecchio in segno di dolore. Domani l’agente comparirà davanti al gip per l’incidente probatorio durante il quale verranno ascoltati anche cinque migranti, fra i quali le due presunte vittime della violenza. È stata disposta l’iscrizione di un nuovo procedimento.

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