Milano, scatta il divieto di fumare all’aperto eccetto nei luoghi isolati
Una sigaretta all’ombra del Duomo? Da oggi sarà impossibile. A Milano si cerca di migliorare la qualità dell’ambiente. Benevento al sud fa la stessa cosa.
Scatta oggi, a Milano, la nuova legge che bandisce il fumo all’aperto fatta eccezione nei luoghi isolati. Lo ha deciso Palazzo Marino, che ha approvato il nuovo “Regolamento per la qualità dell’aria”. Sarà quindi vietato fumare alle fermate dei mezzi pubblici e nei parchi, nei cimiteri e nelle strutture sportive, come negli stadi, nel raggio di 10 metri da altre persone. Dal gennaio 2025 il divieto di fumo sarà esteso a tutte le aree pubbliche all’aperto. Una decisione ventilata a novembre prima delle festività natalizie, e che ha subito un’accelerata a causa dell’emergenza Covid. Adesso è tutto messo per iscritto. Nella città della Madonnina non si potrà più accendere una sigaretta mentre si aspetta l’autobus o mentre si osserva il figlio giocare al parco. Non si potrà fumare nemmeno al cimitero o negli stadi. Decisione similare, al sud è stata presa dal sindaco Clemente Mastella per la sua Benevento.
PAROLA D’ORDINE MIGLIORARE QUALITA’ AMBIENTALE
Un provvedimento adottato nell’intenzione di migliorare la qualità ambientale in città e passato in consiglio comunale con 25 voti favorevoli, otto contrari, quattro astenuti e con due consiglieri che non hanno partecipato al voto. “Si tratta – precisa il Comune di Milano in una nota – di misure che hanno un duplice obiettivo: aiutano a ridurre il Pm10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni e tutelano la salute dei cittadini dal fumo attivo e passivo nei luoghi pubblici e frequentati anche dai minori”.
COLONNINE ELETTRICHE DAI BENZINAI
Il regolamento prevede anche l’obbligo per tutti i punti vendita di carburante di dotarsi di infrastrutture di ricarica elettrica entro il 2023. I distributori esistenti devono presentare il progetto entro il primo gennaio 2022 e l’installazione delle colonnine deve avvenire entro i 12 mesi successivi alla presentazione dello stesso. In caso di impossibilità tecnica, viene spiegato, la colonnina dovrà essere realizzata in un’area pubblica diversa entro il primo gennaio 2023.