Minacce alla titolare di “Prospero”, l’enoteca dove entrano solo vaccinati

Solidarietà da parte del sindaco Leoluca Orlando: ” Anche alla luce di questi deplorevoli episodi, torno a chiedere al governo indicazioni chiare e precise”

minacce

Minacce e intimidazioni per Cinzia Orabona, titolare di “Prospero”, l’enoteca letteraria sita in via Marche 8, a Palermo, che ha adottato la politica “NO VAX, NO DRINK”. In sostanza, possono avere accesso a locale solamente gli avventori muniti di certificazione che attesti la ricevuta somministrazione almeno della prima dose di vaccino anti Covid.

La decisione ha suscitato consensi: “La clientela è con me, sono d’accordo con il mio provvedimento; ho avuto anche diversi clienti nuovi contenti”, ha raccontato Cinzia Orabona a Palermo Live. Tuttavia, non sono mancati spiacevoli episodi, che sono andati oltre le semplici manifestazioni di disaccordo: insulti e minacce hanno riempito non solo il profilo Facebook del locale, ma sono stati manifestati anche attraverso continue telefonate alla titolare.

Minacce e timori

“Sono stata accusata di tutto – racconta la donna -. Infatti ho denunciato singolarmente ciascuna persona che si è permessa di offendermi o di minacciarmi. Ieri ho preso una persona per occuparsi della sicurezza, perchè mi aspetto di tutto e cerco di proteggere quindi me, i miei clienti, le mie collaboratrici. Il mio è, infatti, un locale gestito da donne”.

Il racconto di Cinzia Orabona riferisce di telefonate incessanti. “Ricevo continuamente telefonate, anche al numero fisso, sempre di minacce – ci racconta -. Persone che mi dicono cose assurde, come: “Se vengo mi cuci la stella di David sul petto?” oppure “Smettila di denunciare, te ne pentirai””.

Cinzia, però, non è disposta a compiere alcun passo indietro, anzi. Difende con decisione le proprie scelte. “Alle persone che mi hanno minacciato dico: “Andate altrove”. Chi mi ha minacciato, chi ha commentato, io non lo conosco, non l’ho mai visto, quindi, dico, se prima andavate a bere altrove, continuate ad andare dove andavate”.

“Non possiamo sopportare un secondo lockdown”

“Io mi auguro – prosegue l’imprenditrice – che presto diventi una legge quella per cui non si può andare neanche al bar o a fare la spesa senza il Green pass, perchè se no non ne usciremo più, e chi ha una attività commerciale come me ha bisogno di lavorare e portare avanti la propria attività, perchè noi – parlo della categoria – un secondo lockdown non riusciamo a sopportarlo“.

Il timore è infatti quello di una seconda ondata di restrizioni che possa portare a nuove chiusure e, dunque, infliggere un duro colpo all’economia. “Siamo sopravvissuti, ok, ma non sono certa che la seconda volta ce la farò di nuovo – racconta Cinzia -. I conti in banca non sono illimitati, si vive di lavoro e di sacrificio”.

“Prospero” può contare su una clientela fidelizzata, essendo un vero e proprio centro culturale all’interno della città di Palermo. Musica, vini, presentazioni di libri ed venti culturali ne caratterizzano la vita, realizzando un significativo luogo d’aggregazione.

“E’ un posto tranquillo, all’aperto, dove ho sempre rispettato tutte le regole – dichiara la titolare -. Ho speso anche un mucchio di soldi per il plexiglas, quando è stato necessario, anche se poi non è servito a niente. Mi sono sempre adeguata e ora a casa mia faccio come dico io“.

La solidarietà del sindaco Orlando

Intanto, all’imprenditrice è giunta la solidarietà del sindaco Leoluca Orlando. “Sono vicino all’imprenditrice Cinzia Orabona, vittima di violenti attacchi e minacce di morte per aver impedito l’ingresso nel suo locale ai no vax. A lei va la mia solidarietà”, scrive su Facebook il primo cittadino.

“Anche alla luce di questi deplorevoli episodi, torno a chiedere al governo indicazioni chiare e precise. Per coniugare la difesa del diritto alla salute alla tutela e al rispetto della libertà d’impresa”.