Nella notte tra martedì 15 e mercoledì 16 novembre un missile è caduto in territorio Polacco, paese aderente alla NATO, portando nuovamente alla ribalta l’ombra della terza guerra mondiale. La Polonia invoca subito l’articolo 5 del trattato Nato, che prevede il contrattacco qualora un paese dell’alleanza venisse attaccato. In quelle ore a evitare un’escalation che avrebbe potuto portare a un punto di non ritorno è proprio Joe Biden, presidente degli Stati Uniti.
In quelle ore Biden si trovava a Bali, sede del G20, quando nel cuore della notte viene avvertito della terribile notizia. In quel momento il presidente degli USA utilizza l’unica strategia possibile per evitare il peggio, la prudenza. Questa la parola che forse ha evitato, questa volta per davvero, l’inizio di un conflitto mondiale.
Biden ha prontamente iniziato la consultazione con il G7, il G20 e la NATO. Il Pentagono e il Dipartimento della sicurezza di stato danno il via alle indagini, con la collaborazione di Varsavia, per determinare la provenienza del missile. La linea da seguire era chiara: “Prudenza, troppo presto per decidere i passi da intraprendere”.
Qualche ora dopo in una nota Biden comunica: “Le prime informazioni ci dicono che è improbabile che i missili siano stati lanciati dalla Russia”, risposta che piace parecchio a Mosca. Così come la linea di “prudenza” condotta da Biden. Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, che definisce “professionale” la risposta del presidente degli Stati uniti e nega ancora una volta la responsabilità russa dell’attacco. A confermare questa teoria ci pensa il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana Adrienne Watson che questa mattina ha chiarito: “Al momento gli Stati Uniti non hanno raccolto nessuna prova che contraddica la valutazione preliminare del presidente Duda secondo cui il missile esploso in Polonia era ucraino” sottolineando però la responsabilità russa nell’incidente: “è chiaro che la responsabile ultima di questo tragico incidente è la Russia e che l’Ucraina aveva ed ha tutto il diritto di difendersi”.
Fonte foto: TGcom24.it