Missili sulla Polonia, Nato: “Kiev non ha colpe, la guerra di Putin crea situazioni pericolose”

Erano polacche le due vittime dell’esplosione: si tratta di due dipendenti dell’azienda agricola di Przewodow sulla quale i missili sono caduti. “Un incidente sfortunato”, commenta il presidente polacco Andrzej Duda

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“Voglio dire in maniera chiara che Kiev non ha colpe“. Così ha affermato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in merito ai missili caduti in territorio polacco ieri, causando la morte di due persone. L’episodio sarebbe “il risultato del massiccio lancio di missili russi sull’Ucraina – aggiunge Stoltenberg -. Questa è la dimostrazione che la guerra di Putin crea situazioni pericolose. Putin deve fermare questa guerra“. 

“Dall’inizio della guerra la Nato ha aumentato la sua vigilanza sul lato orientale. Le indagini sull’accaduto sono in corso, necessitiamo di aspettare l’esito ma non abbiamo indicazioni che le esplosioni siano frutto di un attacco deliberato e non abbiamo indicazioni che la Russia stia preparando di un attacco alla Nato”. Così ha concluso il segretario generale della Nato.

Missili sulla Polonia: “Un incidente sfortunato”

Le due vittime dell’esplosione erano entrambe polacche. Si tratta di due dipendenti dell’azienda agricola di Przewodow sulla quale i missili sono caduti. L’azienda appartiene a una società italo-polacca. Secondo il quotidiano Gazet Wyborcza si tratta di Bogdan W. di 62 anni, residente a Przewodow, e di Bogdan C., 60 anni, di Setniki.  

“Siamo in contatto diretto con i nostri alleati della Nato. Sottolineo: non abbiamo prove precise che ci permettano di concludere che si è trattato di un attacco alla Polonia”. Così ha dichiarato il presidente polacco Andrzej Duda, come riporta l’account Twitter della presidenza polacco. Si è trattato probabilmente di “un incidente sfortunato”.

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