Un jet privato riconducibile a Roman Abramovich ha volato tra Mosca, Tel Aviv e Istanbul negli ultimi due giorni e ha trasportato in almeno due dei tre viaggi l’oligarca russo sempre più braccato dalle sanzioni dell’Unione europea assieme ad altri miliardari connazionali. A rivelarlo sono i tracciati del sito Flightradar24 che tiene sotto controllo tutti i velivoli civili. Il 12 marzo il Gulfstream ha effettuato la tratta Istanbul-Mosca Vnukovo e una dozzina di ore dopo è ripartito per Tel Aviv. Il 14 marzo è decollato da Israele con destinazione Istanbul e poi si è diretto verso Mosca dopo una sosta di poche ore.
Potrebbe esserci l’intenzione di portare in Israele la famiglia. Oppure potrebbe esserci l’ipotesi di una mediazione con Putin, i tre Paesi toccati sono tutti coinvolti nelle trattativa segreta per cercare una soluzione diplomatica al conflitto ucraino.
Abramovich ha legami strettissimi con Vladimir Putin. “Ha avuto un accesso privilegiato al presidente e ha mantenuto con lui ottime relazioni – è quanto sostiene l’Ue che l’ha inserito nella lista nera -. Questo rapporto con il leader russo gli ha consentito di mantenere la sua considerevole ricchezza. È uno dei principali azionisti del gruppo dell’acciaio Evraz, che è una delle più grandi aziende russe”.
Abramovich nei giorni scorsi è finito nel mirino del governo britannico ed è stato inserito nella lista di cittadini russi sottoposti a sanzioni. Il magnate si è visto congelare un lungo elenco di beni e di fatto ha perso il controllo del Chelsea, il club londinese acquistato quasi 20 anni fa.