Mobilità sostenibile, l’ordine degli ingegneri presenta al sindaco Lagalla documento con le proposte su PUMS: le interviste
Promuovere il concatenamento delle strade per creare un effetto “rete” in grado di individuare itinerari alternativi alla viabilità principale gestita da Anas. Ridurre i flussi di traffico lungo la rete Anas con ricadute in termini di congestione, tempi di percorrenza, incidentalità e potenziare la resilienza dell’accessibilità grazie alla integrazioni di reti di diversi gestori. E ancora predisporre un Piano di manutenzione di medio-lungo periodo (5-10 anni) che tenga conto del ruolo dell’itinerario per l’accesso ai singoli comuni, delle condizione meteo prevalenti e del mutato tempo di ritorno di eventi eccezionali, della specificità delle opere d’arte (muri, tombini, ponti) presenti.
E ancora una Governance istituzionale, con laealizzazione di un modello decentrato, in cui la Regione rimane titolare della competenza a pianificare, programmare e monitorare il servizio su scala regionale e a definirne gli indirizzi tariffari, mentre spetta alla Città Metropolitana l’affidamento dei servizi, con la gestione dei relativi contratti, su base provinciale.
I punti principali
Sono questi alcuni dei punti principali del documento per la mobilità del futuro nell’area metropolitana di Palermo che è stato presentato oggi al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla dal presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo, Vincenzo Di Dio, nel corso del seminario dal titolo “Dal trasporto alla mobilità sostenibile, gli interventi, i progetti e le proposte”, che si è svolto nei locali dell’ex chiesa di Santa Mattia ai Crociferi.
L’incontro fa parte di un ciclo di seminari itineranti, promossi dall’ordine degli Ingegneri, che ha già fatto tappa a Corleone, Castelbuono, Termini Imerese e a Partinico e si chiude a Palermo, in coincidenza con la settimana della mobilità. Il ciclo di seminari “on the road” fa parte di un progetto lanciato dal gruppo di lavoro “Infrastrutture” dell’ordine degli Ingegneri, coordinata dal professore Giuseppe Salvo, per coinvolgere i territori della provincia con l’obiettivo di elabotare proposte e iniziative per la redazione del Pums, il Piano urbano di mobilità sostenibile che rappresenta uno strumento della città metropolitana per quello che concerne le scelte in tema di mobilità sostenibile.
Sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Palermo e della città metropolitana, Roberto La Galla, Vincenzo Di Dio, presidente dell’ordine degli Ingegneri di Palermo, Maurizio Carta, assessore comunale alla mobilità sostenibile, Filippo Palazzo, commissario straordinario per gli interventi infrastrutturali ferroviari, Dorotea Martino, coordinatrice aree infrastrutturali della città metropolitana di Palermo, e ancora Marco Migliore, professore associato di Teoria dei sistemi di trasporto dell’università di Palermo, Nicola Vernuccio, direttore generale della città metropolitana di Palermo e Nicola Morino, referente del gruppo di progettazione del PUMS, Davide Lo Presti, professore associato del dipartimento Infrastrutture università di Palermo.
La responsabile scientifica del corso è Agostina Porcaro
“È stata l’occasione – spiega il presidente Vincenzo Di Dio – per fare il punto sulle proposte per i piani urbani sostenibili secondo quanto previsto dal decreto 396 del 28 agosto 2019 del ministero delle infrastrutture dei Trasporti che ha approvato le linee guida per la realizzazione di piani urbani di mobilità sostenibile su tutto il territorio nazionale che mira a soddisfare la variegata domanda di mobilità delle persone dell’imprese nel rispetto dei vincoli ambientali sociali economici. Allo stesso tempo è stata l’occasione per l’aggiornamento delle competenze professionali degli ingegneri sul tema della mobilità sostenibile, per fornire loro le conoscenze adeguate sia dal punto di vista normativo che della tipologia di interventi infrastrutturali per una transizione verso una mobilità più sostenibile sia dal punto di vista ambientale ma anche economica e sociale e per formulare proposte di interventi sia infrastrutturali che dei servizi di trasporto relativo al territorio di competenza dell’ordine degli ingegneri di Palermo”.