Morto d’infarto? No, era stata la moglie ad ucciderlo con il cianuro

La moglie del morto avrebbe somministrato un anticoagulante e poi una dose letale di cianuro, Incastrata dall’ex amante

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Tre anni fa a Termini Imerese è morto improvvisamente Sebastiano Rosella Musico, un pizzaiolo molto noto in paese. Fu una sorpresa per tutti, e subito di parlò d’infarto. Chi lo conosceva non si dava pace. «Ma come è possibile ─ si chiedevano ─ che un uomo di 40 anni in perfetta salute abbia avuto un infarto?». Era un ragazzo benvoluto, ed in tanti parteciparono al suo funerale. La morte di Sebastiano venne archiviata come infarto fulminante, e nessuno pensò di approfondire il caso. Ma i familiari dell’uomo non si davano pace, anche perché non aveva mai accusato particolari patologie. Ed inoltre a Termini cominciavano a circolare strane voci, e si sospettava che dietro la morte del pizzaiolo ci fosse qualcos’altro. Ma erano solo voci, e non c’era nulla di concreto per aprire un fascicolo.

LA DENUNCIA PER STALKING E LA RIESUMAZIONE DEL CORPO

Poi la svolta. Nel dicembre 2019 Loredana Graziano, la vedova di Sebastiano, ha denunciato un uomo per stalking. Sostenendo che la perseguitava, ha raccontato agli inquirenti che si trattava del suo ex amante, Fabio D’Angelo. Che, a suo dire, non si era rassegnato alla fine della loro relazione. Dopo la denuncia il D’Angelo era finito dentro. Ma non prima di difendersi, spiegando agli inquirenti quanto la su ex amante fosse pericolosa. Al punto che aveva ucciso il marito con il veleno. Ha raccontato che prima aveva provato, senza successo, con un sovradosaggio di un anticoagulante, e poi aveva usato il cianuro. A questo punto sono ripartite le indagini. Per trovare un riscontro concreto alle affermazione del D’Angelo si è deciso di riesumare il corpo di Musico e di effettuare l’autopsia. Dopo l’esame autoptico, il consulente della Procura ha riscontrato nel cadavere tracce di cianuro. Quindi non si trattava di morte naturale, ma di omicidio.

SEQUESTRATA L’ABITAZIONE DELLA COPPIA

A questo punto, per trovare elementi utili alle indagini, si passa al sequestro dell’abitazione in cui il pizzaiolo morto aveva vissuto con la moglie, nella parte bassa di Termini. Vengono passati al setaccio oggetti, cassetti e armadi, usando anche sofisticate strumentazioni per leggere dove non arriva l’occhio umano. I carabinieri nel frattempo hanno anche ascoltato in caserma amici e familiari della vittima, per ricostruire il rapporto fra i coniugi. Ed alla fine è uscito fuori che Loredana Graziano, per potere stare con l’amante che poi l’ha inguaiata, avrebbe ucciso il marito in pochi istanti con una dose di cianuro. Per questo è accusata dell’omicidio del marito, ed è stata arrestata e portata in carcere nonostante incinta di tre mesi, Considerata la pericilosità attribuita alla donna.