Monte Pellegrino, presentato piano di salvaguardia dopo roghi nell’area

I lavori di “riforestazione della riserva naturale orientale Monte Pellegrino” dureranno circa dodici mesi. L’importo complessivo ammonta a poco più di cinque milioni di euro.

presidente

Si è tenuta ieri, 23 settembre, a Villa Niscemi, a Palermo, la conferenza stampa che ha illustrato il piano forestale per la salvaguardia di Monte Pellegrino dopo gli incendi che hanno colpito l’area boschiva.

Presenti all’evento, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore al Verde, Sergio Marino, i professori universitari Stefano Colazza e Salvatore Donato La Mela Veca. E ancora, Giovanni Provenzano dei Rangers Ente Gestore della Riserva, Paola Di Trapani, Capoarea del Settore Verde Vivibilità e Francesco Lagna in rappresentanza della Citta Metropolitana di Palermo.

Due progetti

Illustrate le linee guida dello strumento di programmazione per la gestione dei boschi della zona A della riserva di Monte Pellegrino. Presentati anche due progetti specifici: la riforestazione delle zone devastate dalle fiamme, finanziata con i fondi del Pon React, e una serie di interventi all’interno del Parco della Favorita e a Monte Pellegrino. Questi ultimi saranno realizzati dalla Città metropolitana di concerto con il Comune di Palermo e con i Rangers d’Italia, Ente Gestore della Riserva. Il tutto in linea col cosiddetto Decreto clima.

Monte Pellegrino, patrimonio di Palermo

“Si tratta di un processo di rigenerazione importante – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – che riguarda uno dei beni più simbolici della città di Palermo. Monte Pellegrino è un’area preziosa, ricca di biodiversità, punto di riferimento per la fede e la devozione dei palermitani. Ed è, dunque, patrimonio della città. Palermo con questo nuovo piano di gestione forestale conferma di avere cura, alternativa al disinteresse, delle proprie bellezze. Pochi giorni fa abbiamo presentato la manifestazione “La Domenica Favorita”, oggi avviamo un nuovo inizio per Monte Pellegrino. L’intervento cerca di rendere disponibile questa ricchezza rendendola fruibile a tutti. Così la città si riappropria dei propri spazi”.

“Il progetto presentato oggi – ha dichiarato l’assessore Sergio Marino – è da considerarsi un vero e proprio punto di partenza. Uno strumento di gestione della zona A di riserva oggetto dell’incendio, che è sostanzialmente lo strumento di conservazione nel pieno rispetto di quelli che sono stati i principi istitutivi della riserva naturale di Monte Pellegrino. Adesso con uno strumento regolatore e con le risorse economiche entro quest’anno saranno appaltati i lavori ed entro il 2023 rivedremo quella parte di Monte Pellegrino finalmente restituita alla sua naturalità”

Monte Pellegrino, la rinaturalizzazione dell’area

In particolare, i progetti, sviluppati in collaborazione con l’Università di Palermo, mirano nel loro complesso a favorire la rinaturalizzazione dell’area. Si tratta di interventi finalizzati allo sviluppo della flora autoctona tipica della macchia e dei boschi mediterranei. Dunque, un segno di attenzione alla conservazione del patrimonio naturalistico della riserva.

I lavori di “riforestazione della riserva naturale orientale Monte Pellegrino” dureranno circa dodici mesi. L’importo complessivo ammonta a poco più di cinque milioni di euro.

Gli interventi consistono nel recupero dei soprassuoli devastati dagli incendi, con l’obiettivo di “favorire la rinaturalizzazione delle aree boschive artificiali di conifere ed eucalipto verso formazioni caratterizzate da specie autoctone della macchia-foresta mediterranea”. Si procederà inoltre all’eliminazione “di piante sopra numerarie in modo da portare il bosco ad una densità normale; al fine di equilibrare lo spazio di crescita e migliorare le condizioni di sviluppo dei soggetti ritenuti più adatti per caratteristiche di vitalità e qualità del fusto”.

Piantumazione di 130.000 tra alberi e arbusti

Il cronoprogramma del progetto poi prevede interventi di ricostituzione boschiva con “operazioni selvicolturali”. Dunque, diradamento selettivo e spalcature, ricostituzione boschiva latifoglie, ricostituzione boschiva di conifere, interventi di potatura straordinaria, cippatura e piantagione. Prevista anche la manutenzione straordinaria della rete sentieristica con tabellazione. La piantumazione complessiva di 130.000 tra alberi e arbusti è la più evidente rappresentazione della valenza ambientale del percorso avviato nella lotta ai cambiamenti climatici ed al benessere e salute dei cittadini

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