Montesano a “Ballando” con la t-shirt della Decima Mas: “Memento audere semper” – FOTO

A denunciarlo sui social è stata Selvaggia Lucarelli che nel sup post ha pubblicato la foto. La replica di Montesano e l’intervento della Associazione Nazionale Partigiani

Enrico Montesano si è presentato alle prove dell’ultima puntata di “Ballando con le stelle”, la trasmissione di Milly Carlucci che va in onda su Rai1,  con una maglietta nera con il simbolo della Decima Mas, il reparto d’assalto della Marina militare fascista, e con il motto dannunziano «Memento ardere semper». Cioè “Ricordati di osare sempre”. A denunciarlo sui social è stata Selvaggia Lucarelli, uno dei giudici nella trasmissione, che ha pubblicato le foto: «Dalle immagini di ieri vedo Montesano fare le prove di “Ballando” con la maglietta della Decima Mas – ha scritto la Lucarelli – che, se a qualcun sfugge, è una formazione militare che ha combattuto accanto ai nazisti contro i partigiani, nonché simbolo del neofascismo».

La risposta di Montesano

Il comico ha replicato alle accuse di Selvaggia Lucarelli con un post sul suo account Telegram, dove, secondo quanto riferisce Ansa, Montesano aveva caricato una foto che lo ritraeva mentre mostrava la tessera del Psi datata 1976 e con alle spalle un’immagine di Che Guevara. Attualmente, nel suo profilo Telegram compare il messaggio «Buona domenica amici! Le fesserie e le strumentalizzazioni lasciamole agli altri!», ma senza la foto in questione. Il testo di Montesano è, però, stato modificato alle 12.32, cancellando l’immagine della tessera del Psi.

L’intervento dell’Anpi

L’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani, si è inserita nella polemica contro il comico condannando quanto accaduto e scrivendo: «Arringava i No vax invitandoli a non pagare il canone Rai. Oggi prova a Ballando con le stelle con la maglietta della X Mas, nota per il collaborazionismo con i nazisti e la ferocia contro i partigiani. Una vergogna che offende le vittime della criminalità nazifascista e la Resistenza, radice della Repubblica. Attendiamo – ha scritto Anpi per concludere – seri provvedimenti dalla Commissione parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi».