Morte Antonella: chi c’è dietro? Si deve sbloccare il cellulare per capirlo

Il codice lo sapeva solo la bambina, che lo aveva cambiato all’insaputa dei genitori

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Si continua ad indagare sul caso di Antonella Sicomero, la bimba di 10 anni morta a Palermo in seguito ad una “sfida social”. Aldilà delle responsabilità oggettive del social network “Tik Tok”, già segnalato dalle autorità competenti per scarsa attenzione sui minori, i magistrati che indagano sulla vicenda hanno inoltrato un’accusa di “istigazione al suicidio verso ignoti”.

Si ritiene plausibile, infatti, che qualcuno possa avere contattato privatamente la bambina per convincerla ad affrontare la sfida. La verità, comprensiva di quegli ultimi momenti, è contenuta solamente nel cellulare di Antonella, che i genitori le avevano regalato per il suo ultimo compleanno.

Tuttavia la bambina, senza comunicarlo a nessuno, aveva cambiato il codice di sblocco dell’apparecchio. I magistrati che indagano sulla vicenda hanno incaricato tecnici informatici al fine di riuscire ad avere accesso ai contenuti del dispositivo. Fatto ciò, si presume che si possa attribuire un’identità a chi ha istigato Antonella ad affrontare il “gioco” che le è costato la vita.