Morto il broker Massimo Bochicchio: aveva truffato anche top calciatori e allenatori

Da quanto si apprende il broker sarebbe morto sul colpo in seguito a un incidente. Il decesso avviene alla vigilia dell’udienza in cui era citato per truffa da trentaquattro persone

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È morto a Roma il 56enne Massimo Bochicchio, broker finito sotto i riflettori a causa di truffe milionarie a danno di diversi personaggi, tra cui vip, calciatori e allenatori. Bochicchio ha perso la vita in seguito a un incidente avvenuto intorno a mezzogiorno. L’uomo percorreva via Salaria in moto, quando ha perso il controllo mezzo, che successivamente ha preso fuoco. La morte del broker di Caserta avviene proprio alla vigilia dell’udienza a suo carico, scaturita a causa delle plurime denunce, trentaquattro, di gente che ha consegnato i propri soldi a Bochicchio per poi non averne più notizia. Il mediatore avrebbe fatto “sparire”, ufficialmente, oltre 70 milioni di euro. 

La lista dei truffati da Bochicchio è lunga, e comprende anche vip e personaggi famosi, in modo particolare del mondo del calcio. Tra questi anche due ex ct della Nazionale Italiana, Marcello Lippi e Antonio Conte. L’intermediario finanziario avrebbe anche ricevuto i soldi, tra gli altri, dell’attaccante della Roma Stefhan El Shaarawi e dell’ex terzino della Juventus, il francese Patrice Evra. 

COME AGIVA IL BROKER MASSIMO BOCHICCHIO – LA FUGA E IL RITROVAMENTO

Il broker Massimo Bochicchio si trovava già agli arresti domiciliari. La sua uscita in moto, durante la quale ha perso la vita, era stata tuttavia regolarmente concessa tramite un permesso. L’intermediario era finito in manette a Giacarta, in Indonesia durante un’operazione speciale dell’Interpol, dopo avere tentato l’esilio, riuscito per pochi mesi, tra Singapore ed Hong Kong.

Bochicchio, secondo quanto emerge dalle indagini, aveva affidato i suoi interessi a due società inglesi a lui stesso riconducibili e prive della necessaria autorizzazione ad operare. Dunque il broker, oltre ad avere truffato diverse persone, avrebbe anche esercitato abusivamente la professione. Per convincere le persone ad investire prometteva alti rendimenti con nessun rischio, per poi sparire dalla circolazione una volta ottenuto il denaro. L’uomo, secondo quanto si apprende, in seguito all’incidente sarebbe morto sul colpo.