È morto a Roma, all’età di 87 anni, Lando Buzzanca. Le vicende dell’attore palermitano e le sue delicate condizione di salute erano recentemente finite su tutti i giornali a causa del post condiviso su Facebook dal dottor Fulvio Tomaselli. “Vorrei farvi vedere le immagini di Lando, ricoverato d’urgenza al Policlinico Gemelli dall’8 novembre. Non mi ferma la privacy, ma il rispetto per una icona italiana famosa nel mondo. Le “amorevoli cure” dichiarate nel ricovero in Rsa dal 27 dicembre hanno travolto un uomo che un anno fa camminava e parlava”.
Un post che non era piaciuto al figlio dell’attore, Massimiliano Buzzanca. “Il post l’ho visto – aveva dichiarato al Corriere della Sera -. Sul fatto che Tomaselli sia il medico di mio padre… Ho sempre accompagnato papà a tutte le visite, specie negli ultimi anni perché non volevo che guidasse. Tomaselli: mai visto né sentito. E in casa non ci sono sue ricette o sue fatture per le prestazioni sanitarie. Ho deciso di presentare una denuncia querela alla procura e all’Ordine dei medici perché esiste il diritto alla privacy per tutti e non è possibile che certa gente parli e sparli della salute di mio padre sui social”.
Massimiliano Buzzanca aveva poi spiegato che il padre era finito in una Rsa per decisione dell’amministratore di sostegno, dopo una caduta in casa e dopo le dimissioni prima dall’ospedale Santo Spirito, dove era stato portato in ambulanza, e poi dal Santa Lucia, dove era stato trasferito per la riabilitazione.
“A papà è stata diagnosticata una demenza senile grave, uno stato che è partito dall’afasia – aveva detto Massimiliano Buzzanca -. Papà c’è ancora, ma la sua testa non c’è più”.