Mosca apre a negoziati di pace: «Da noi nessuna condizione»

Il consigliere di Zelensky invece ha detto che l’Ucraina accetterà di trattare solo dopo che la Russia avrà ritirato le sue truppe da tutti i territori ucraini, compresi quelli occupati dal 2014

Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, è intervenuto sulle recenti dichiarazioni di Mosca e Washington che hanno parlato delle possibilità di aprire  trattative sulla fine del conflitto. In un’intervista a Radio Svoboda, Podolyak ha detto che in questo momento Kiev sta vincendo la guerra e non avrebbe senso sedersi a un tavolo per negoziare la pace. Il consigliere di Zelensky ha inoltre ribadito che l’Ucraina accetterà di trattare solo dopo che la Russia avrà ritirato le sue truppe da tutti i territori ucraini, compresi quelli occupati dal 2014. Invece dal versante russo qualcosa si muove. In mattinata il viceministro degli Esteri russo Andrey Rudenko ha aperto uno spiraglio sulla possibilità di avviare le trattative. «La Russia ─ ha detto Rudenko, citato dall’agenzia Interfax ─ «non pone condizioni preliminari» per dare il via ai negoziati, «tranne che Kiev dimostri buona volontà». (Foto libera)