Motociclisti morti in autostrada, spunta l’ombra della corsa clandestina
Potrebbe esserci una corsa clandestina dietro la morte di Alessio Fardella, 35 anni, e Salvatore Tantillo, 20 anni, morti ieri sulla A-29 Palermo-Mazara del Vallo a causa di un tragico scontro con un’auto.
I due ragazzi, insieme ad un gruppo di motociclisti, sarebbero stati immortalati mentre sfrecciavano a quasi 150 chilometri orari in direzione Palermo. La polizia stradale ha avviato le indagini, passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza piazzate lungo l’autostrada.
Alessio e Salvo, una domenica in sella alla loro passione trasformata in tragedia
Alessio lavorava nell’attività di famiglia Fardella Team Motor, che si occupa di mettere a punto e riparare i mezzi a due ruote. Il 36enne oltre a riparare le moto le collaudava e Salvatore stava imparando i segreti del mestiere. Alessio era da tempo nel mondo dei motori, non solo per la famiglia ma anche per il suo amore di viaggiare in moto. Gli amici lo chiamavano “Papero” in maniera affettiva e scherzosa. Alessio e Salvo inseparabili nonostante la differenza età e accumunati dallo stesso crudele destino: morire insieme mentre erano in sella alla loro passione, la moto.