L’amministrazione comunale di Palermo guidata dal sindaco Roberto Lagalla lavora per spostare la movida del capoluogo dal centro storico alle borgate marinare. Un modo, da un lato, di venire incontro ai residenti del centro città che ogni week end devono fare i conti con musica ad alto volume e schiamazzi fino a tarda notte dei frequentatori della movida palermitana. E dall’altro lato favorire l’economia della città con nuove attività in altre zone diverse dal centro.
L’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti sta lavorando ad un nuovo regolamento movida e vuole includere anche questa rivoluzione sui luoghi dove fare concentrare la popolazione palermitana nel fine settimana. Alcuni commercianti del centro non si trovano d’accordo sullo spostamento delle attività sul lungomare ma piuttosto vorrebbero che non si dessero più nuove licenze per aprire locali simili in centro. “Non puoi rilasciare trenta licenze per una distanza lineare di 150 metri. E’ chiaro che il problema nasce e il sovraffollamento esiste“, spiega Alfio Zambito, titolare di un locale in via Isidoro La Lumia. “Sono assolutamente d’accordo sul delocalizzare le attività. Chiaramente ci vuole tempo, vanno banditi spazi e luoghi. Spazi per nuove licenze in centro non ci sono più”, conclude Zambito.
“Non è una cosa così semplice da attuare – dice Francesco Capizzi, proprietario di un locale in piazza Olivella – le attività commerciali hanno bisogno di input economici per poter nascere e la gente ha investito per questo. Se il Comune di Palermo ha i fondi per mettere in atto questo trasferimento che ben venga ma sappiamo che la situazione economica del nostro comune non è delle migliori quindi non credo si possa fare un intervento del genere a medio lungo termine”.
“Se delocalizzare significa spostare e annullare quello che già esiste io non sono d’accordo – afferma Diego Bonsignore, proprietario di un locale di via Quintino Sella -. Ci sono attività storiche che sono simbolo del centro storico che a mio avviso non si può debellare, anche in termini di turismo diventato una parte importante dell’economia della città. Semmai sarebbe meglio decongestionare”
Lamentele residenti: “Io sto con i cittadini, anche io vivo in centro storico – afferma Bonsignore -. In questi anni si è fatto abuso di concessione di licenze facendo crescere locali uno accanto all’altro e molto spesso uguali. Non è una cosa accettabile sia a livello economico e sia per i residenti”