Politica

Siciliani Liberi lavora alla coalizione: “Sindaco donna sarebbe l’ideale”

Il movimento Siciliani Liberi continua con gli incontri per costruire la sua coalizione in vista delle Amministrative del 2022. Al centro del programma i movimenti civici, l’obiettivo è creare un’alleanza che faccia da alternativa ai partiti base italiani. Erano presenti Giuseppe Vizzolo, Marcello Muratore e Pippo Catalano per Forza Palermo; Fabio Alfano, Liboria Ribaudo, Rita Barbera, Gaspare Citarrella, per Bene Collettivo, Progetta Palermo; Nadia Spallitta, candidata sindaco nel 2017; Danilo Lannino, Francesco Raffa, per Rigeneriamo Palermo; Claudio Fogazza; Giulia Argiroffi, attuale consigliere; Giovanni Moncada, presidente Associazione Comitati Civici; Marco Lo Dico, vicesegretario Siciliani Liberi

Il segretario Ciro Lomonte, intervenuto ai microfoni di Palermo Live, ha illustrato le tappe che porteranno alla coalizione definitiva del movimento.Esistono tante realtà in questa capitale della Sicilia che si stanno muovendo in vista delle prossime amministrative, che hanno volontà di aggregarsi. Personalmente sono stato cercato da molti di questi gruppi per candidarmi in una lista civica o per semplici accordi. Io in quanto segretario di Siciliani Liberi ritengo che bisogna fare qualcosa di più forte perché ci sono i partiti italiani che hanno capacità più robuste di fare campagna elettorale. Siamo un partito ma non ci riconosciamo in nessuno di questi grandi partiti tradizione, quindi riteniamo di dover lavorare con associazioni e realtà locali per coinvolgere la Palermo che lavora e che è penalizzata da questo tipo di amministrazione ormai da 10 anni. Per questo bisogna trovare un collante fra tutti coloro che si muovono nel territorio“.

Comitato per la coalizione con Nadia Spallitta, Giulia Argiroffi e Rita Barbera?Era una mia proposta, una provocazione, ma loro non hanno accettato. L’Argiroffi è d’accordo sulla nostra visione, ma non si vuole candidare. Idem la Spallitta. Stiamo lavorando per trovare il candidato o la candidata ideale, di spicco che possono rappresentare i palermitani veri. Rita Barbera avrebbe l’ambizione di candidarsi a sindaco”.

Una donna come sindaco, per Siciliani Liberi sarebbe la scelta ideale

Personalmente non mi dispiacerebbe una donna perché ritengo che negli ultimi quarant’anni il miglior sindaco che abbia avuto Palermo sia stata Elda Pucci. In questa città ci sono delle donne molto energiche, hanno la capacità di andare dritti all’obiettivo e affrontare questioni delicate come quelle che riguardano il Comune di Palermo. Ci vuole qualcuno che abbia nervo. Un problema che riguarda la Sicilia è l’aspetto finanziario noi vengono sottratti dallo Stato 10 miliardi all’anno ed è chiaro che i sindaci siciliani vadano in difficoltà. Quindi chi governerà Palermo avrà anche difficoltà nella gestione di risorse: il nuovo sindaco insieme alla sua squadra dovrà avere creatività per risollevare le sorti economiche del comune“.

Non ci siamo dati un tempo per scegliere il candidato. I tempi sono stretti, ma vouamo che la scelta sia ponderata. Primarie? Se creiamo questo comitato non credo ce ne siano bisogno. Vedremo come si evolverà il tutto, dovremo decidere tutti insieme“.

Spallitta: nessun interessamento per il ruolo di sindaco di Palermo

L’avvocato e ex consigliera comunale Nadia Spallitta ha ribadito quanto detto da Ciro Lomonte: nessuna intenzione di candidarsi al ruolo di primo cittadino di Palermo. “Non sono interessata a candidarmi a sindaco del capoluogo – dichiara a Palermo Live -. Ho dato e continuo a dare la disponibilità per la creazione di una lista civica che possa rappresentare il mondo degli ambientalisti, della cultura e del lavoro che non ha a che fare con nessun partito. L’obiettivo è portare al Consiglio comunale la realtà dell’associazionismo che in questo momento non ha voce a livello istituzionale. I dibattiti e gli incontri sono ancora in corso. Siciliani Liberi ha dimostrato di condividere e appoggiare questo percorso civico, loro non hanno rappresentante istituzionali. L’idea è quella di rendere più forte le nostre realtà sociali“.

Sul ruolo dei partiti Nadia Spallitta ha le idee abbastanza chiare: “Spesso succede che i partiti che hanno malgovernato cercano di recuperare la propria immagine veicolandosi come liste civiche per rifarsi l’immagine, ma bisogna capire se all’interno di queste liste civiche ci sono consiglieri uscenti o impegni partitici. Si verifica una manifestazione di civismo che in realtà non è tale. Se i partiti avessero la capacità di mettere a sistema il mondo delle associazioni che operano sul territorio sarebbe un’operazione straordinaria. La trovo credibile se viene fatta durante il quinquennio, la trovo meno credibile se viene effettuata in procinto di elezioni.

Non sono contraria al dialogo con i partiti, al suo interno ci sono anche persone preparate, serie e in gamba. D’altronde, dovrebbero essere espressione della società e sono previsti dalla costituzione. Probabilmente non sono riusciti a interpretare al meglio il loro ruolo nel territorio, questo a causa di assenza di trasparenza e di un sistema.

Dove può migliorare la politica italiana

La politica, secondo me, – conclude l’avvocato – deve fare un poco di autocritica cercando di recuperare i rapporti con i territori e le persone. E cercare di affrontare le decisioni solo dopo aver affrontato un processo partecipato. Questo fino ad ora non è stato fatto, ecco perché è nata l’esigenza di dare voce alle associazioni“.

CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE

Published by
Elian Lo Pipero