Multe divieto di sosta: se i verbali finiscono la Municipale usa i bollettini postali | Pensavo fosse un’imposta ma era una sanzione

Multe - fonte pexels - palermolive.it

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Una truffa ben studiata, un bollettino già compilato che un automobilista attento potrebbe pagare senza rendersi conto

Uno dei dubbi più comuni tra gli automobilisti riguarda la validità delle multe per divieto di sosta quando il verbale non viene lasciato sul parabrezza del veicolo. La prassi di notificare immediatamente la sanzione con un avviso cartaceo è spesso adottata dagli agenti di polizia locale, ma non è un obbligo di legge. Secondo quanto stabilito dalla Cassazione con la sentenza 5447/2007, non esiste alcuna norma che imponga di apporre un preavviso sulla vettura, rendendo quindi perfettamente lecita la procedura che prevede l’accertamento della violazione e la successiva notifica al trasgressore tramite raccomandata o PEC.

L’articolo 201 del Codice della Strada disciplina le modalità di contestazione e notifica delle sanzioni, specificando che, in caso di assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo, il verbale deve essere notificato entro 90 giorni dall’accertamento. Questo significa che, anche senza un avviso sul parabrezza, la multa resta valida a condizione che venga notificata entro i termini previsti. Inoltre, il trasgressore sarà tenuto a pagare anche le spese di accertamento e notifica, a meno che non abbia avuto la possibilità di saldare immediatamente l’importo ridotto grazie a un preavviso cartaceo.

Un caso esaminato dalla Corte di Cassazione ha ulteriormente chiarito che gli agenti non sono tenuti a cercare attivamente il proprietario del veicolo per contestargli immediatamente la violazione. In una sentenza, la Suprema Corte ha annullato la decisione di un Giudice di Pace che aveva ritenuto illegittima una multa per divieto di sosta solo perché i vigili non avevano tentato di contattare il proprietario, il quale si trovava nelle vicinanze dell’auto. Questo conferma che gli organi di polizia stradale hanno piena discrezionalità nell’organizzazione del servizio di accertamento delle violazioni.

Nella città di Milano, l’uso di tecnologie digitali ha rivoluzionato la gestione delle sanzioni stradali. L’app Fascicolo del Cittadino, disponibile su Play Store e App Store, permette agli utenti di ricevere notifiche direttamente sullo smartphone in caso di multa, evitando l’uso di avvisi cartacei. Tramite questa applicazione, il cittadino può effettuare il pagamento con lo sconto del 30% entro 5 giorni, oppure presentare ricorso in modo più rapido e tracciabile. Questo sistema, sempre più diffuso nei grandi centri urbani, mira a rendere la gestione delle contravvenzioni più efficiente, riducendo contestazioni e ritardi nelle notifiche.

La truffa del bollettino postale: il caso di Monterotondo

Un automobilista di Monterotondo, in provincia di Roma, ha trovato sul parabrezza della sua auto un bollettino postale fraudolento con un numero di conto, un importo di 249,00 euro e la causale “X sosta prolungata”. Un chiaro tentativo di truffa, facilmente individuabile grazie ad alcuni dettagli sospetti: la compilazione a mano, la dicitura “X” invece di “Per” e l’uso di un bollettino postale, ormai non più utilizzato per la notifica delle multe stradali. La segnalazione è stata subito inviata alla Polizia Locale di Monterotondo, che ha allertato i cittadini attraverso i suoi canali ufficiali.

Le multe per violazioni al Codice della Strada vengono emesse con strumenti elettronici e stampate direttamente tramite palmari digitali in dotazione alla polizia stradale. Il verbale viene poi lasciato sotto forma di avviso sui veicoli o recapitato a domicilio. Per questo motivo, qualsiasi richiesta di pagamento tramite bollettino postale lasciato sul parabrezza deve destare sospetti. La Polizia Locale di Monterotondo ha invitato la cittadinanza a non effettuare alcun pagamento e a segnalare immediatamente questi episodi alle forze dell’ordine, fornendo foto e dettagli per facilitare le indagini.

Multe - fonte pexels - palermolive.it
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Una nuova frontiere delle truffe che contano sulla distrazione

Il fenomeno dei falsi verbali lasciati sulle auto non è nuovo e rientra tra le truffe più diffuse ai danni degli automobilisti. I truffatori puntano sulla distrazione e sulla paura di dover pagare una sanzione più alta in caso di mancato pagamento entro pochi giorni. Tuttavia, conoscendo il funzionamento delle multe e dei verbali ufficiali, è possibile difendersi da questi tentativi di raggiro. Il consiglio principale è di controllare sempre la provenienza di un’eventuale sanzione e, in caso di dubbi, rivolgersi direttamente agli enti preposti.

Grazie alla segnalazione di un cittadino attento, il Comune di Monterotondo ha potuto lanciare un’allerta preventiva per evitare che altri automobilisti cadano nella truffa. Episodi come questo dimostrano quanto sia importante informarsi e diffondere consapevolezza su possibili raggiri. Restare vigili e segnalare prontamente situazioni sospette alle autorità permette di tutelare se stessi e gli altri, contribuendo a smascherare i responsabili di questi tentativi di frode.