Il 15 aprile era andata al pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania, lamentando stanchezza, gambe gonfie, dolori diffusi e affaticamento. Valentina Trovato, 48 anni, era stata rimandata a casa dopo alcune ore. Il suo era un codice verde, a domicilio avrebbe dovuto assumere Deltacortene e antistaminici.
Intorno alle 5 del mattino, però, il marito la ritrova morta. Invano l’arrivo del 118, che non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Al suo arrivo al Cannizzaro, Valentina si era sottoposta al tampone. L’esito era negativo. La donna, originaria di Aci Bonaccorsi, aveva atteso per diverse ore. Il suo caso era stato catalogato come un codice verde.
Le dimissioni arrivano verso le 15. A casa, tuttavia, i suoi malesseri continuano. La stanchezza e quel senso di affaticamento non accennano a diminuire e la donna decide di andare a stendersi a letto.
All’alba l’atroce scoperta da parte del marito, che adesso vuole capire cosa sia accaduto. La donna presentava sintomi analoghi a quelli del Covid, ma l’esito del tampone attestava la sua negatività.
La famiglia, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Coppolino, ha già sporto regolare denuncia. Disposto anche il sequestro della cartella clinica.