Musicista ucciso, la mamma di Giogiò a ‘Domenica in’ e le critiche sui social: “Narcisista e classista”
Dopo l’ospitata al programma di Mara Venier, sono circolati in rete centinaia di commenti negativi contro la mamma di Giovanbattista Cutolo
A ‘Domenica in’ Mara Venier ha ospitato Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo. Il musicista 24enne ucciso con tre colpi di pistola durante una lite per un parcheggio fuori da un pub nella centrale piazza Municipio, a Napoli. L’intervento della donna è stato un fiume in piena. Si è scagliata contro quella “Napoli buia”, quella che le ha portato via Giogiò, contrapposta alla “Napoli luminosa”, che invece rappresentava suo figlio. È così che che la Di Maggio vede Napoli, e così l’ha descritta al pubblico di Mara Venier: “Una Napoli brutta, balorda, che non ci appartiene. Una Napoli con la volgarità, con le canzoni oscene, quella volgarità ha distrutto la bellezza della mia Napoli. Mio figlio, tutti gli studenti, tutti gli artisti, sono la vera Napoli. Al funerale di mio figlio c’era la Napoli perfetta. Quella è la vera Napoli, la Napoli bella”.
E continuando ha detto ancora: “Il ragazzo di 16 anni di adesso non è il ragazzo di 16 anni degli anni Ottanta, che giocava a battaglia navale o a Monopoli. ‘Questi’ scendono con le canzoni trap che inneggiano alla violenza, hanno in mano pistole, armi, scendono così per strada: è questo il gioco del 16enne di adesso, che su mio figlio è diventato un omicidio efferato”.
Tanti commenti negativi per la mamma di Giogiò
Anche se c’è stato chi ha espresso vicinanza a Daniela Di Maggio, e si è trovato d’accordo con le sue parole, sui social sono stati pubblicati centinaia di commenti negativi contro di lei, e le sue parole. C’è chi l’ha attaccata direttamente, senza riuscire a contestualizzare il dolore da cui quelle frasi sgorgano, e c’è chi ha biasimato il concetto classista di fondo che viene fatto passare. “Mi vergogno di essere Napoletano a causa di persone come lei”, si è anche letto. ed un altro ha scritto: “A questa donna la notorietà per la morte del figlio sta facendo davvero male”.
Ed ancora: «Andrò totalmente controcorrente e mi biasimerete per questo, ma lei mi ha dato “fastidio” sin dal primo secondo dopo la tragedia infame del figlio. C’è qualcosa di enormemente stridente in lei e non capisco se è colpa del dolore o voglia di esibizione narcisistica”. Qualcuno, più sobrio, ha voluto scrivere: «Rispetto il dolore, ma non condivido nulla di quello che dice la mamma del ragazzo ucciso a Napoli”.
Gli appunti classisti
Si sono letti anche anche appunti classisti: “Con tutto il rispetto per il dolore per la perdita di un figlio, ma pensare che la causa siano quelli che non sanno parlare in italiano o le unghie lunghe da cafoni è riduttivo e anche insultante nei confronti della memoria della stessa vittima”. Ed ancora: “Non sono molto d’accordo che la Napoli meno ricca, meno colta, meno di classe sia per forza il male. Il pasticcere ha una sua dignità come un musicista. Signora comprendo il dolore ma anche meno. Lei sta emergendo più di suo figlio. Calma”, ha sentenziato un altro utente. La Di Maggio, dopo il suo sfogo e ancora in studio durante il programma, si è scusata con Mara Venier, che le ha risposto: “Davanti a una madre che perde il figlio io sto in silenzio e non posso interromperti».