Musumeci contro i docenti non vaccinati: “Vanno assegnati ad altri ruoli”

La posizione di Nello Musumeci è decisa e rischia di aprire una accesa partita tra il Palazzo e i docenti scolastici più irresoluti

musumeci scuola

Mancano poco più di due mesi alla riapertura delle scuole, ma già ci si interroga su come dovrà essere riorganizzato il nuovo anno scolastico. Sono tanti, ancora, i docenti che non hanno provveduto a farsi vaccinare. Nella maggior parte dei casi si tratta di una riluttanza nei confronti dei vaccini stessi. Questa posizione fa storcere il muso al governatore siciliano Nello Musumeci che nelle scorse ore ha mostrato il suo disappunto tramite le colonne del Corriere della Sera: il presidente della Regione siciliana ha detto chiaramente che ci sarà una “ricognizione completa e aggiornata di tutti i dipendenti pubblici” e che “in caso di indisponibilità o di rifiuto, il datore di lavoro dovrà, nei modi e termini previsti dai contratti collettivi, riassegnare il dipendente ad altro ruolo, che non implichi il contatto diretto con l’utenza”.

C’è stata una diffidenza umanamente comprensibile – spiega Musumeci – rispetto al vaccino AstraZeneca inizialmente somministrato proprio alla categoria del personale scolastico. Ma crediamo si debba superare. Con il mio assessore all’Istruzione, Roberto Lagalla, abbiamo immaginato di presidiare ogni istituto scolastico con delle unità operative mobili – continua il Governatore – che individueranno, con il coinvolgimento dei dirigenti, chi ancora non ha ritenuto opportuno vaccinarsi. Una riluttanza, voglio dirlo, che considero ingiustificata e ingiustificabile, visto il contatto che l’attività scolastica impone”.

VACCINI OBBLIGATORI PER I DOCENTI?

Il vaccino contro il Covid non è obbligatorio, ma la posizione di Musumeci è decisa e rischia di aprire un’accesa partita tra il Palazzo e i docenti più irresoluti. Al momento sono 215 mila gli insegnanti non vaccinati in Italia. Il Governatore prospetta anche la possibilità di rendere obbligatorio il vaccino per tutti i docenti, ma la decisione finale sulla questione spetta a Roma. Ma bisogna affrettarsi e programmare in anticipo, perché due mesi non sono molti per poter vaccinare tutti gli insegnanti che al momento hanno rinunciato. In Sicilia le scuole dovrebbero riaprire a metà settembre.

Siamo convinti che riusciremo a completare la vaccinazione degli aventi diritto in tempo – dice Musumeci al Corriere della Sera -. Ciò è necessario per far ripartire le lezioni in presenza dal 16 settembre, primo giorno di scuola qui in Sicilia. Naturalmente nessuno è nelle condizioni di stabilire con certezza cosa succederà da qui ad allora: la variante Delta è un’incognita. Il vaccino non è un obbligo in Italia, come sappiamo – conclude -. Ma io penso che chi ha contatti con gli alunni dovrebbe essere vaccinato per poter lavorare. Naturalmente non è materia di mia competenza. Mi auguro che da Roma arrivi presto una posizione chiara”.

Intanto i presidi chiedono di introdurre l’obbligo del vaccino anticovid per prof e studenti. L’obiettivo è di arrivare almeno a 180-190mila vaccinati raggiungendo una copertura di oltre l’80% degli operatori scolastici.