Musumeci, Ficarra e Picone e i fischi del pubblico a Taormina: la Rai censura la scena

Il deputato regionale Claudio Fava ha inoltrato una nota alla Presidenza della commissione bicamerale guidata dal senatore Alberto Barachini per esaminare i motivi del taglio nella messa in onda

Musumeci

La scorsa settimana ha fatto scalpore il siparietto che ha coinvolto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e Ficarra e Picone al Teatro Antico di Taormina. Il botta e risposta per la registrazione del Taobuk – Taormina International Book Festival aveva visto anche dei fischi levarsi dalla platea in direzione del governatore della Sicilia. Scene che avevano fatto il giro dei social e che ora tornano in auge, al centro di una nuova polemica. La messa in onda su Rai 1, nella seconda serata di sabato 25 giugno, ha visto infatti il taglio della scena. 

A segnalarlo per primo è stato il blog tv Davide Maggio. Com’era intuibile, la polemica è subito sorta.

“Quanto accaduto sabato scorso, con la messa in onda censurata, su Rai 1, della registrazione della serata di gala di Taobuk non è solo imbarazzante ma grave. Un inaccettabile intervento di censura per non far conoscere al pubblico italiano i fischi rivolti al Presidente Musumeci dagli spettatori di Taormina”. A commentare così l’accaduto, in una nota, è Claudio Fava. Il deputato regionale siciliano ha inoltrato una nota alla Presidenza della commissione bicamerale guidata dal senatore Alberto Barachini.

“Eliminare l’intervento satirico di Ficarra e Picone e le reazioni della platea del teatro greco al comizio improvvisato dal Presidente della Regione è un atto che non può passare sotto silenzio. Chiediamo che il direttore di Rai1 venga audito in Commissione parlamentare di vigilanza per spiegare le ragioni di una scelta così grossolana e profondamente irrispettosa dei telespettatori, a maggior ragione perché compiuta dal principale canale del servizio pubblico“.

CONTINUA  A LEGGERE

Regionali, Giorgia Meloni chiede incontro a Salvini e Berlusconi: “Basta litigi a partire dalla Sicilia”